Nel corso della tarda primavera del 2013, in diverse località dell’Olanda, sono state rinvenute piante di fragola (Fragaria x ananassa cv. Elsanta) presentanti intensi imbrunimenti su frutti immaturi, sul calice e sul peduncolo. Nessun sintomo per contro era presente sulle foglie, mentre alterazioni del colore sono state osservate all’interno dei giovani frutti che si presentavano con i tessuti imbruniti e nerastri nella zona esterna e aree brillanti al centro. I frutti colpiti arrestavano il loro sviluppo e risultavano spesso deformati. E’ stato osservato il rilascio di essudato batterico sulla superficie di giovani frutti e del loro peduncolo.
In certi casi questi sintomi compromettevano significativamente la produzione con perdite di prodotto che potevano arrivare fino al 40%.
La segnalazione di questa nuova patologia della fragola è stata riportata da Marcel Wenneker (Wageningen University & Research Centre) nella relazione tenuta in occasione del “VIII IOBC workshop on Integrated soft fruit production” organizzato nel maggio scorso in collaborazione con la Fondazione E. Mach di San Michele all’Adige.
Gli isolati presentavano un profilo biochimico e nutrizionale strettamente correlato con quello del ceppo di riferimento LMG 25888 di Erwinia pyrifoliae, diagnosi che trovava conferma successivamente nell’analisi con real time PCR. Prove di inoculazione eseguite con diversi isolati su piante di fragola (cv. Elsanta) in vaso hanno confermato la patogenicità del batterio.
Erwinia pyrifoliae è stato descritto per la prima volta nel 1999 in Corea come agente causale del colpo di fuoco su Nashi (Pyrus pyrifolia). Le segnalazioni fino ad ora si riferivano ad una ristretta area di distribuzione dell’Asia orientale (Corea e Giappone) e comunque Erwinia pyrifoliae non era mai stato segnalato al di fuori del continente asiatico e su fragola.
Difficile per ora il controllo mancando ancora informazioni per quanto riguarda i possibili ospiti, le modalità di sopravvivenza e di diffusione. L’unico principio attivo ad azione preventiva sulle batteriosi rimane ancora il rame, il quale purtroppo può causare fitotossicità se impiegato ripetutamente su fragola. In attesa di specifiche misure fitosanitarie è importante procedere alla distruzione del materiale infetto e partire con materiale vivaistico sano, il che esige venga realizzata una attenta sorveglianza soprattutto nei vivai.