Piena attuazione entro l’anno del Piano Faunistico Regionale; adozione di un piano straordinario di interventi per riportare la presenza e la densità degli ungulati in equilibrio con il territorio. Sono questi alcuni degli interventi prioritari proposti dalla Cia Toscana, nell’ambito del convegno che si è tenuto a Firenze lo scorso 5 novembre, dedicato alla “Gestione faunistica-venatoria: emergenza ungulati o emergenza istituzioni” e che ha visto una grande partecipazione e la presenza del viceministro Olivero, del presidente nazionale Scanavino e dell’assessore regionale all’agricoltura Salvadori.
Drammatiche le testimonianze degli agricoltori toscani: “Così non possiamo andare più avanti” è stato il grido di dolore di diffuso fra chi ha subito danni ingenti a causi degli assalti di cinghiali e caprioli; mentre ci sono ormai molte aziende costrette a chiudere i battenti.
Fra le altre azioni urgenti proposte dalla Cia Toscana, l’attivazione degli interventi di contenimento e di prelievo della fauna selvatica, in particolare ungulati, nei parchi e nelle aree protette; la garanzia del rispetto del principio del risarcimento totale dei danni diretti ed indiretti causati da fauna selvatica ed ungulati, sancito dal Piano Faunistico Regionale.
Da Agricultura.it, 5/11/2014