Il premio Antico Fattore 2011, è stato assegnato dall’Accademia dei Georgofili in occasione dell’apertura del 258° Anno Accademico dei Georgofili, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze.
L’edizione 2011 del premio è stata dedicata ad attività attinenti la viticultura o l’enologia.
Il Consiglio dell’Accademia dei Georgofili ha assegnato il premio ex aequo a Mario PEZZOTTI (con Anita Zamboni, Mariasole Di Carli, Flavia Guzzo, Matteo Stocchero, Sara Zenoni, Alberto Ferrarini, Paola Tononi, Ketti Toffali, Angiola Desiderio, Kathryn Lilley, Enrico Pè, Eugenio Benvenuto e Massimo Delledonne) per il lavoro
“Identification of putative stage-specific grapevine berry biomarkers and omics data integration into networks” ed a Francesco GURRIERI (con Paolo Folonari, Stefano Guelfi Camaiani, Simone Orlandini, Anna Dalla Marta, Marco Mancini, Ugo Galligani, Paolo Storchi, Mauro D’Arcangelo e Samuele Caciagli) per il lavoro
“Poggio Casciano. Un paesaggio restaurato”.Il premio a Pezzotti è stato assegnato con seguente motivazione: “Gli Autori hanno studiato lo sviluppo della bacca e la fisiologia post-maturazione del grappolo. Il lavoro affronta mediante analisi del trascrittoma, proteoma e metaboloma un aspetto teorico. L’applicazione di una tecnica bioinformatica ha permesso di identificare i processi molecolari che stanno alla base delle caratteristiche qualitative del vino”.
Il premio a Gurrieri è stato invece assegnato con seguente motivazione: “Poggio Casciano è un esempio di valorizzazione del territorio ricco di storia e tradizione, in cui le moderne tecnologie vitivinicole sono sapientemente applicate”.
Il Premio Antico Fattore, nato negli anni ‘30 e così chiamato dal nome della trattoria – tutt’ora esistente – nella quale si riunivano alcuni tra i maggiori esponenti del mondo culturale dell’epoca, conta tra i vincitori illustri futuri premi Nobel come Eugenio Montale (1931) e Salvatore Quasimodo (1932). L’Accademia dei Georgofili ha riportato in vita il premio nel 2003 destinandolo unicamente alla letteratura olivicola e viticola, in considerazione delle spiccate tradizioni che la Toscana vanta in questi ambiti.