La scrittura è un sistema di segni manuali, grafici (grafemi) e plastici ai quali si ricorre per trascrivere i vari suoni (fonemi) delle lingue. Le singole unità dei sistemi alfabetici consentono di distinguere graficamente le diverse parole. La più nota delle antiche scritture è la cuneiforme, costituita da segni o caratteri lineari a forma di cuneo che venivano incisi, da sinistra a destra, su tavolette di argilla. Essa è stata utilizzata dai Sumeri, dagli Assiro –Babilonesi e da altri popoli dell’Asia occidentale, tra la fine del IV millennio a.C. e il I secolo d. C. Gli Elamiti, che fin dall’Età del Bronzo vivevano sull’altopiano iranico, intorno alle importanti città di Susa e Anshan, crearono un sistema lineare rimasto in uso fino al III millennio a.C.; si ritiene sia stata questa la prima scrittura fonetica conosciuta che ha utilizzato segni per rappresentare i suoni di vocali, di consonanti e di sillabe. Infine i segni geroglifici dell’Antico Egitto, rappresentavano concetti combinando elementi logografici, sillabici e alfabetici.
In Europa esistono i tre alfabeti greco, cirillico e latino; quest’ultimo, che è il più diffuso, utilizza i grafemi che discendono dal sistema latino, a sua volta derivato da quello fenicio che i Greci arricchirono con i segni delle vocali.
I disegni presenti sulle ali di alcune specie di lepidotteri tropicali. sono simili alle lettere maiuscole inventate dai Romani e ai numeri arabi, Si tratta di una illusione pareidolitica, del nostro subconscio che tende a ricondurre a forme note, oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale.
Le ali dei lepidotteri sono espansioni tegumentali ricoperte, salvo alcune eccezioni, da fitte setole appiattite, dette squame, disposte a embrice che sono inserite con il peduncolo in basi circolari del tegumento. La maggior parte delle squame contiene pigmenti che determinano le colorazioni e i disegni alari. In molte specie i colori non sono dovuti a pigmenti ma a fenomeni fisici di diffrazione e interferenza della luce per effetto di minute solcature longitudinali delle squame. In alcune specie di Uraniinae e di Ninfalidi del genere Morpho il colore iridescente delle ali varia secondo l'angolo di incidenza della luce. Si ritiene che i vivaci colori della pagina superiore delle ali diano alle farfalle visibilità durante il volo soprattutto per favorire l’incontro dei sessi, mentre quelli mimetici della pagina inferiore serve a renderli poco visibili quando si posano sul substrato poiché la loro sagoma si dissolve nello sfondo agli occhi dei predatori. I colori appariscenti presenti su entrambe le pagine alari servirebbero ad avvertire i predatori della loro tossicità vera o presunta.
Negli anni ’70, il fotografo naturalista norvegese Kjell Bloch Sandved fotografando una farfalla vide sulle ali anteriori il disegno della lettera P in stampatello; in successive ricerche riuscì a trovare le atre lettere dell’alfabeto latino e i numeri arabi; nel 1975 pubblicò sulla rivista Smithsonian Magazine, l’opera d’arte fotografica Butterfly Alphabet, nel quale annotò: “Le lettere più facili da individuare sono state le simmetriche O, M, V, E.; aggiungendo che non tutti i numeri e le lettere dell’alfabeto presenti sulle ali sono evidenti, molti sono mescolati tra disegni e trame: difficile è stato trovare le lettere R, G, K, P e i numeri 5 e 7.
Nel marzo del 1996 è stato pubblicato il libro “The Butterfly Alphabet” con le foto di farfalle corredate da note biologiche ed etologiche.
Recentemente le variazioni cromatiche delle ali di sette specie di Ninfalidi sono state studiate con il sistema di manipolazione genetica CRISPR grazie al quale, disattivando due geni, è stato scoperto che l’aspetto delle ali è determinato dal gene WntA, che imposta il disegno, e dal gene optix, che determina i colori delle squame. Bloccando quest’ultimo gene le ali delle farfalle studiate sono divenute più scure. Facendo ipotizzare che le differenti colorazioni sono dovute all’insorgenza spontanea di mutazioni.
Foto: Alfabeto realizzato da Kjell Bloch Sandved con i disegni presenti sulle ali di farfalle