Nonostante i successi raccolti dal “made in Italy” all’estero, dove crescono le esportazioni, e in Italia, dove tengono i consumi a tavola, il valore aggiunto dell’agricoltura risulta in calo dello 0,8%. E’ quanto afferma la Coldiretti, commentando i dati ISTAT sul PIL. “Si stanno vivendo – spiega un comunicato – i drammatici effetti di due furti ai quali è sottoposta giornalmente la nostra agricoltura: da una parte il furto d’identità e d’immagine, che vede immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo e spacciato per italiano: dall’altra il furto di valore aggiunto, che vede sottopagati i nostri prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori. I poteri forti della filiera alimentare sfruttano il loro potere di mercato nei confronti degli agricoltori, che in molti casi non riescono a coprire i costi di produzione. Per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti, il 60% va alla distribuzione, il 23% all’industria di trasformazione e solo il 17% agli agricoltori, in un processo che porta un prodotto ad aumentare più di cinque volte nel passaggio dal campo alla tavola”.
da: Agrapress ( 10 dicembre 2010)