Due scandali di dimensioni a dir poco imbarazzanti hanno investito il comparto lattiero-caseario nazionale. Dopo 5 mesi di indagini, i carabinieri del nucleo antisofisticazione di parma hanno sequestrato oltre 2.400 forme di Parmigiano Reggiano contenenti valori di aflatossina M1 sopra la soglia di legge, mentre nemmeno due settimane prima il Consorzio Latterie Friulane di Campoformido (UD) è stato accusato dai NAS i avere commercializzato latte con valori di aflatossine superiori ai limiti di legge.
Anche se non ci sono prove evidenti, è plausibile che parte della fonte di contaminazione sia il mais del 2012, annata rimasta purtroppo nota per l’elevata presenza di aflatossine. Inutile nascondersi dietro a un dito: per colpa dei soliti “furbetti”, alla fine a farne le spese è la fiducia dei consumatori verso il nostro settore agroindustriale.
Da l’ Informatore Agrario n° 25/2014 (26 giugno-2 luglio)