Tonnellate di merce alimentare spacciata per biologica, ma che tale non
era, con prodotti che erano scaduti, altri etichettati in modo non
regolare. Tre aziende sono state chiuse, anche per mancanza di
autorizzazioni, per carenze igienico sanitarie, da Aosta a Bologna
passando per il milanese.
Un bilancio pesante quello dei controlli
fatti dai carabinieri dei Nas e contestati. 49 violazioni
amministrative, per un ammontare complessivo di 55 mila euro di sanzioni
pecuniarie, sono riconducibili alla carente applicazione delle
procedure di controllo alimentare, insufficiente etichettatura e
detenzione di falsi prodotti alimentari biologici o conservati in modi
superati.
La legge vigente dichiara che “un alimento biologico”, per
essere commercializzato, deve essere stato prodotto da aziende
certificate da Organismi autorizzati dal Ministero dell’Agricoltura. Gli
alimenti “biologici” provengono da coltivazioni o allevamenti che
utilizzano tecniche agronomiche e zootecniche a basso impatto
ambientale, con protocolli produttivi nei quali è vietato o limitato
l’impiego di diserbanti, insetticidi o concimi contenenti sostanze di
sintesi chimica.
da Repubblica.it, 4/7/ 2018