L’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE), alla quale aderiscono centottanta paesi, il 24 maggio 2017 ha adottato una Strategia Globale per il Benessere Animale (Global animal welfare strategy) confermando l’interesse mondiale del problema. La risoluzione segue un iter iniziato con lo Strategic plan 2001 – 2005, nel quale il benessere animale era stato indicato quale argomento prioritario ponendo l’OIE quale leadership nella sua promozione, e il documento Animal welfare for a better world emesso nella riunione del Messico del dicembre del 2016.
La Strategia parte da una visione globale di un mondo in cui il benessere animale sia rispettato, promosso e progressivamente accresciuto, in modo da integrare le garanzie di salute animale e sanità pubblica con lo sviluppo socioeconomico e la sostenibilità ambientale e si basa su quattro pilastri: 1- Sviluppo di standard internazionali; 2 – Rafforzamento delle competenze dei sistemi veterinari; 3 – Comunicazione tra OIE e paesi aderenti; 4 – Sviluppo di standard OIE di benessere animale.
Presupposti della Strategia sono la presa d’atto che il benessere degli anima-li è strettamente legato alla salute loro e degli uomini, alla sostenibilità dei sistemi socioeconomici e ambientali e che il benessere si raggiunge con conoscenze scientifiche, dei sistemi economici e produttivi, delle influenze culturali, religiose e si basa su riflessioni etiche, considerando anche i sistemi legislativi. Da qui derivano responsabilità che a diverso livello coinvolgono governi, istituzioni accademiche, società civili, medici veterinari, ricercatori, allevatori e tutte le persone che a vario titolo possiedono anima-li, li utilizzano e ne prendono cura.
Molte sono le attività umane interessate all’uso e al mantenimento degli animali per lavoro, compagnia e affetto, produzione di alimenti, pelli, pellicce, filati e per la ricerca scientifica, considerando anche gli scambi e i tra-sporti a livello nazionale e internazionale. Tutte queste attività possono trovare una legittimazione solo se compiute con responsabilità e rispetto di va-lori etici di un’umanità definita su standard universali, basati sulla considerazione degli animali quali esseri senzienti.
Nella valutazione del benessere animale, le condizioni economiche ed etiche sono tra loro complementari e da considerare congiuntamente in ogni specifico contesto, valutando che nei sistemi di produzione alimentare il benessere degli animali contribuisce a migliorare la produttività, la qualità e la sicurezza alimentare, il rendimento economico delle attività d’allevamento. Per questo il benessere animale contribuisce a garantire l’interesse dei consumatori e, in ultima analisi, la prosperità delle economie che dipendono dalle produzioni animali.
Per quanto riguarda i sistemi d’allevamento degli animali, determinanti sono i risultati che si attendono da ricerche scientifiche affiancate da considerazioni etiche e supportate da attente valutazioni dei risvolti pratici, per elaborare standard dei sistemi di produzione con norme reciprocamente riconosciute, evitare duplicazione di sforzi e soprattutto permettere un più equo e equilibrato commercio internazionale, evitando una strumentalizzazione commerciale di tipo protezionistico. Per questo sarà determinante un’integrazione e un’armonizzazione delle normative nazionali e sovrana-zionali riguardanti il benessere degli animali allevati o comunque mantenuti e usati.
L’attuale prospettiva dell’OIE per il benessere animale amplia gli orizzonti consuetudinari, collegando più strettamente le scienze del benessere alle aree scientifiche delle scienze sociali e dell’economia e ad altri settori che devono integrarsi per garantire il benessere degli animali assieme a quello dell’ambiente, per ottenere una migliore salute globale animale – uomo e una necessaria sostenibilità economica e acquisire conoscenze da condividere attraverso collaborazioni di ricerca e di comunicazione ai diversi livelli sociali, da quelli nazionali a quelli globali.