La ricerca in agricoltura nel segno della continuità

di Maria Lisa Clodoveo
  • 26 April 2017
Diceva Bernardo di Chartres che siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane. Le ricerche che conduciamo ci porteranno, infatti, a vedere più lontano dei nostri Maestri, non perché dotati di un acume superiore, ma poiché il Loro esempio ed il Loro lavoro ci hanno innalzati verso vette che parevano irraggiungibili. La ricerca in ambito agrario, infatti, ha subito un'accelerazione senza pari nell’ultimo secolo, e tra i protagonisti delle più diffuse innovazioni figurano numerosi Accademici dei Georgofili, tra cui spicca la personalità instancabilmente curiosa ed operosa del Prof. Franco Scaramuzzi.
La percezione di essere sollevati e portati in alto dalla Sua statura accademica è stata tangibile anche Lunedì 10 Aprile 2017, nel Salone degli Affreschi dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro, durante la giornata di studi intitolata “LA RICERCA IN AGRICOLTURA NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ”, organizzata dall’Accademia dei Georgofili Sezione Sud-Est per celebrare i 90 anni del suo presidente onorario, Prof. Franco Scaramuzzi.
Ad accogliere la vasta platea di studenti, dottorandi, docenti, personale tecnico amministrativo, ma anche imprenditori dell’agro-alimentare pugliese, il saluto di benvenuto del Prof. Giacomo Scarascia Mugnozza, Direttore del Dipartimento di Scienze Agro Ambientali e Territoriali, a cui ha fatto seguito l’intervento del Pro-Rettore, Prof. Angelo Vacca, che è culminato con la consegna della pergamena al Prof. Franco Scaramuzzi dell’Associazione Alumni dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro.
Emozionante la serie di immagini che hanno accompagnato la relazione del Prof. Vittorio Marzi, Presidente della Sezione Sud-Est, e che hanno ripercorso la vita e la carriera del Prof. Scaramuzzi dal giorno della sua nascita a Ferrara, il 26 Dicembre 1926 ad oggi: l’infanzia durante il fascismo, l’immatricolazione alla Facoltà di Agraria, a Bari, immediatamente dopo la fine del secondo conflitto mondiale, la leggerezza goliardica della gioventù, la laurea, la borsa di studio del Ministero dell’Agricoltura e Foreste, l’inizio della sua attività di ricercatore nell’Istituto di Coltivazioni arboree della Facoltà di Agraria di Firenze, l’incontro con la cara Maria Bianca, il matrimonio, i figli, le esperienze di ricerca all’estero e i quattro mandati da Rettore in anni di grandi cambiamenti sociali che inevitabilmente hanno coinvolto anche l’università.
Il Presidente della Repubblica nel 1983 lo ha insignito di medaglia d’oro quale “Benemerito per la Scuola e la Cultura” e nel 1998 gli ha conferito la massima onorificenza dell’ordine al merito della Repubblica Italiana “Cavaliere di Gran Croce”.
L’insegnamento del Prof. Alessandro Morettini passava attraverso tre compiti specifici - leggere la letteratura internazionale acquisendo la conoscenza delle lingue, dedicarsi a lavori di interesse generale dell’istituto e della comunità che vi opera, e iniziare ricerche su problematiche diverse, di scelta propria, ma condivise con il proprio Maestro. E’ stato uno dei doni offerti dal Professor Scaramuzzi ai giovani dottorandi in ascolto. La sua storia è un insegnamento potente per le nuove generazioni, dimostra che non ci sono mai stati tempi facili; che, all’inizio, ogni carriera comincia con un lungo precariato; che andare all’estero per confrontarsi con le migliori scuole di ricerca significa espandere il proprio orizzonte; che è importante coltivare gli affetti per trovare le migliori energie per esprimere il proprio potenziale.
In un mini-workshop - 5-minute speech - gli studenti delle Scuole di Dottorato di “Biodiversità, agricoltura e ambiente” e “Scienze del suolo e degli alimenti” hanno esposto le tematiche di ricerca che stanno affrontando. Il Professor Saramuzzi, ascoltando i loro interventi, ha chiuso la giornata delineando i principali punti di forza e di debolezza del sistema della ricerca in agricoltura in Italia, evidenziando minacce ed opportunità che si aprono grazie alla attuale globalizzazione. Incredibili le riflessioni etiche sulle più recenti tecniche di biologia molecolare, che consentono, grazie al DNA editing, di modificare specifici geni in vivo. 
È proprio vera l’affermazione di Dan Brown: “Sono la passione e la curiosità a guidare l'innovazione”! 

FOTO DI APERTURA – Il “Salone degli Affreschi” nella Sede dell’Ateneo di Bari nel quale si è svolta la giornata di studi organizzata dell’Accademia dei Georgofili Sezione Sud-Est per celebrare i 90 anni del prof. Franco Scaramuzzi.

FOTO SOTTO - Tavolo della Presidenza. Da destra il prof. Vittorio Marzi, Presidente della Sezione Sud-Est dell’Accademia dei Georgofili, il Pro-Rettore Prof. Angelo Vacca, il Prof. Franco Scaramuzzi, il prof. Giacomo Scarascia Mugnozza, Direttore del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali e la Dott.ssa Maria Lisa Clodoveo dello stesso Dipartimento.