Tra le principali preoccupazioni dell’Accademia dei Georgofili, fin dalla sua creazione nel 1753, vi fu la gestione del territorio intesa a creare migliori condizioni di vita delle popolazioni attraverso una agricoltura razionale, una efficace sistemazione dei suoli e una migliore regimazione delle acque sia superficiali sia negli alvei dei fiumi. L’applicazione del metodo scientifico apportò miglioramenti tali, alla produzione agraria, non solo in termini di quantità ma anche di varietà delle coltivazioni e degli allevamenti, che il modello fu studiato a lungo nell’’800 anche dal nascente stato americano, tanto che tre presidenti Usa furono accademici dei Georgofili. Oggi a due secoli e mezzo di distanza siamo di fronte a una nuova sfida imposta dalla globalizzazione, dalle crisi economiche e finanziarie ricorrenti, da una crisi ambientale che riguarda il suolo, l’acqua, l’aria e che si traduce anche in cambiamenti climatici. Peraltro a queste crisi evidenti se ne devono aggiungere altre come quella dei sistemi politici che si dimostrano sempre più inadeguati a risolvere i problemi contemporanei, quale ad esempio l’incremento demografico e la nascita delle megalopoli e non ultima la crisi di valori e di identità. Legiferare oggi sulla gestione del territorio dovrebbe partire da queste considerazioni avendo chiaro in mente che la risposta moderna a molti di questi problemi si trova proprio nell’attività dell’agricoltura e nella promozione di nuovo di un mondo rurale che possa rappresentare un elemento di equilibrio alla forsennata urbanizzazione dell’ultimo secolo. Bene ha fatto la Confederazione Elvetica a emanare una legge sulla gestione del territorio estremamente sintetica (e questo è il primo pregio!) che dichiara tra gli scopi “lo sviluppo armonioso del Paese, tenendo conto delle risorse naturali così come dell’economia”. La lezione dei Georgofili orientata a valorizzare al massimo l’attività agricola e la sua sostenibilità è di nuovo oggi a fronte della globalizzazione attuale.
(Da: QN, 7/04/2015)
A more rational agriculture is needed now
Today any legislation on land management should start from considerations which keep clearly in mind that a modern answer to these many problems is found in the business of agriculture and the promotion of a new rural world that could serve to balance the frantic urbanization of the last century. The Swiss Confederation did well to enact an extremely succinct land management law (and this is its prime value) that has among its objectives “the country’s harmonious development, taking into account both natural resources and the economy”. The object lesson of the Georgofili aimed at maximizing agriculture and its sustainability is again today at the head of the present globalization.