Le api stremate dal caldo non svolgono più adeguatamente il prezioso lavoro di trasporto del polline e del nettare per l’effetto negativo del clima che fa anche appassire le piante di granoturco e di pomodoro mentre nelle stalle si registra un crollo delle produzioni del 10 per cento per effetto dello stress a cui sono sottoposte le mucche. E’ la Coldiretti a tracciare il bilancio, su piante e animali, del caldo insolito dopo un mese di giugno che ha chiuso classificandosi in Italia al secondo posto tra i più caldi di sempre, dietro solo a quello del 2003 segnato da una siccità storica.
L'afa e le temperature hanno tolto l'appetito anche ai maiali che stanno consumando fino al 40 per cento in meno della consueta razione giornaliera di 3,5 chili di mangime, mentre le mucche nelle stalle sono stressate e producono fino al 10 per cento di latte in meno, rispetto ai circa 30 litri al giorno che vengono munti in periodi normali. La situazione è aggravata dall'umidità che, come per le persone, aumenta la sensazione di caldo anche per le mucche.
Sopra i 30 gradi vanno in stress anche le piante di pomodoro e l'irrigazione non riesce a sopperire neanche al fabbisogno idrico delle coltivazioni di granoturco che al nord hanno cominciato ad appassire. Le coltivazioni - precisa la Coldiretti - in questa fase stagionale si trovano in un momento critico di sviluppo e hanno bisogno dell’acqua per completare il ciclo produttivo.
da: Notiziario ASA del 9 luglio 2012
foto: mucche da latte