Nuovi cibi artigianali da fonte elettrica

  • 14 November 2018
Una ricerca pubblicata sulla rivista Science intende dimostrare che diminuire il consumo di prodotti animali ridurrebbe anche il fabbisogno mondiale di terreni agricoli del 76%.
Nell'ultimo anno, un gruppo di ricercatori finlandesi ha prodotto cibo senza animali o piante. I loro ingredienti sono i batteri idrogeno-ossidanti, elettricità da pannelli solari, una piccola quantità di acqua, l'anidride carbonica estratta dall'aria, l'azoto e tracce di minerali come calcio, sodio, potassio e zinco. Il cibo che hanno prodotto è composto dal 50% al 60% di proteine; il resto sono carboidrati e grassi. Usano l'elettricità dei pannelli solari per elettrolizzare l'acqua, producendo idrogeno, che alimenta i batteri che lo ritrasformano in acqua. A differenza di altre forme di proteine microbiche, non richiede carboidrati tra le materie prime, in altre parole, nessuna pianta.
Secondo le stime dei ricercatori, per le loro ‘fabbriche’ è necessaria una quantità di terra 20.000 volte inferiore a quella necessaria per produrre la stessa quantità di cibo coltivando soia. Coltivare con la loro tecnica tutte le proteine consumate a livello mondiale richiederebbe un'area più piccola dell'Ohio. I luoghi migliori per farlo sarebbero i deserti, dove l'energia solare è più abbondante. Con l'elettricità al costo di 15 euro, il processo diventa competitivo in termini di costi rispetto alla fonte più economica di soia.  
Una tecnica simile potrebbe essere utilizzata anche per produrre cellulosa e lignina, arrivando a eliminare la necessità di prodotti vegetali e commerciale. Sarebbe capace di aiutare a cambiare il nostro rapporto con il mondo naturale, riducendo l'impronta ambientale a una frazione della sua dimensione attuale. Le materie prime agricole potrebbero essere ridotte a piccole sacche di terra sterile. La potenzialità ecologica sarebbe molto più che sorprendente.


da: "The Guardian" in Rassegna della stampa estera n. 1271 AGRAPRESS, 31/10/2018