Un gruppo di ricerca della Sapienza ha dimostrato che l’assunzione di 10 g. di olio extravergine di oliva durante i pasti è in grado di ridurre di 20 mg la glicemia post-prandiale. Dalla ricerca è emerso che l’extravergine di oliva ha un meccanismo simile ai farmaci di nuova generazione, cioè la sua assunzione aumenta nel sangue le incretine (ormoni naturali prodotti a livello gastrointestinale che riducono la glicemia nel sangue).
Lo stesso gruppo di ricerca della Sapienza, ha individuato nell’oleuropeina il componente specifico dell’olio di oliva capace di ridurre la glicemia post-prandiale.
Il diabete è una delle principali cause di infarto del miocardio ed ictus. Nel 2016 i casi dichiarati di diabete in Italia hanno superato 3.000.000 e questo numero è previsto che crescerà nei prossimi anni.
La prevenzione del diabete e dei suoi danni alle arterie si svolge soprattutto durante i pasti, in quanto l’aumento della glicemia post-prandiale stimola la produzione di insulina, cosa che, a lungo andare, facilita l’insorgenza del diabete, nei soggetti predisposti.
Uno studio, effettuato su un campione di soggetti sani, ha dimostrato una riduzione significativa della glicemia, a due ore dal pasto, quando i pazienti avevano assunto 20 mg di oleuropeina e presentavano gli stessi livelli glicemici che avevano prima di assumere il cibo.
Questa ricerca apre nuove prospettive per combattere il diabete anche con sostanze naturali, come l’oleuropeina, che è presente non solo nell’olio ma anche nelle foglie dell’ulivo. Inoltre, i dati sulle oscillazioni di glucosio e colesterolo permettono di comprendere come l’assunzione di olio di oliva nella dieta possa prevenire complicanze cardiovascolari e arteriosclerosi.
da: Teatro Naturale, 8/6/2018