I ricercatori del Parco tecnologico di Bolzano hanno sfruttato il potenziale dell'estrazione attraverso anidride carbonica supercritica per ricavare composti fenolici e antiossidanti dagli scarti della lavorazione delle mele. Da 1 kg di scarto si ottengono circa 70 g di antiossidanti. Si possono utilizzare anche mele scartate o andate a male"
Diventa possibile trasformare gli scarti delle mele in prodotti utili ad altre tipologie di industrie. A livello industriale potrebbero essere applicati in prodotti cosmetici, o alimenti per animali, o come antiossidanti.
Un rifiuto che si trasforma in risorsa per una zona come il Trentino Alto Adige in cui la produzione annua di mele è di circa 1 milione di tonnellate, di cui circa il 20-25% è uno scarto.
Fonte: www.ansa.it, 8/6/2018