“Non posso che esprimere la mia soddisfazione per l'efficace intervento della magistratura che finalmente ha fatto chiarezza sulla pratica scorretta di etichettare come prodotto italiano il concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina. E' di fondamentale importanza, infatti, tutelare i consumatori da comportamenti scorretti e difendere la corrispondenza del marchio 'Made in Italy' con prodotti di qualità presenti sul mercato italiano come su quelli internazionali. Per questo voglio esprimere il mio plauso all'azione svolta dai Nuclei antifrodi Carabinieri che, anche in questa circostanza, hanno evidenziato competenza e attenzione nella tutela della legalità e della qualità alimentare".
Così il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Mario Catania, ha commentato la notizia dell'intervenuta condanna da parte del Tribunale di Nocera Inferiore nei confronti di un imprenditore dell'agro nocerino-sarnese che aveva commercializzato come italiano del concentrato di pomodoro importato dalla Cina.
L'alimento era destinato al mercato Ue ed extra Ue e certamente l'ingannevole indicazione del 'made in Italy' avrebbe reso più accattivante la sua commercializzazione all'estero.
Il Tribunale, infatti, ha pronunciato la prima sentenza di condanna per il reato di 'Vendita di prodotti industriali con segni mendaci' (art. 517 c.p.) infliggendo la pena di 4 mesi di reclusione e 6 mila euro di multa (con la concessione della sospensione condizionale) al titolare di una importante industria conserviera che, nell'ottobre 2010, aveva trasformato e commercializzato "triplo concentrato di pomodoro" importato dalla Cina etichettandolo "made in Italy".
Negli ultimi due anni i Nuclei antifrodi Carabinieri hanno operato sequestri per oltre 15.000 tonnellate di prodotti irregolari.
Da Agronotizie n° 339 – aprile 2012
Foto: blog.theitaliantaste.com