L’erosione idrica superficiale accelerata nei suoli agricoli, coltivati nelle aree collinari della Puglia, è un fenomeno che si manifesta in modo evidente e con continuità ed è una delle principali cause di degradazione del suolo. Le zone interessate sono oltre all’Appennino Dauno, la Murgia, parte del Salento, il Gargano e la Fossa Bradanica Il fenomeno si manifesta prevalentemente come erosione diffusa, ma esistono aree interessate da erosione incanalata ed anche di massa quest’ultima in particolare nell’Appennino Dauno Il rischio di erosione effettiva espresso in classi di perdita di suolo va da un valore minimo di -1 t/ha/anno ad un valore massimo stimato, per le zone ad elevato rischio, di 40 t/ha/anno.
Gran parte della superficie agricola utilizzata (SAU) in Puglia interessata dalla erosione idrica è coltivata a seminativo e da terreni pascolativi degradati per il pascolo intensivo. Il normale tasso di formazione del suolo agrario è valutato nell’ordine di una tonnellata per ettaro ogni anno ,per cui sono necessari oltre 100 anni per costituire un centimetro di nuovo soprassuolo. Il suolo è quindi una risorsa naturale non rinnovabile, soggetta a processi di degrado in primis l’erosione, che va tutelata per le numerose funzioni che svolge, sia per i servizi essenziali per le attività umane, sia per la sopravvivenza degli ecosistemi.
L’agricoltura conservativa può dare un contributo significativo per contenere l’erosione idrica diffusa, migliorare la struttura fisico-chimica del terreno ed incrementare le produzioni come rilevato dalla FAO.
Introdotta in Italia circa trent’anni fa, la tecnica consiste in una serie di pratiche agronomiche che permettono una migliore gestione del suolo, limitando gli effetti negativi sulla composizione, sulla struttura ,sul contenuto di sostanza organica e soprattutto sull’entità del processo di erosione e la conseguente degradazione.
In Italia l’agricoltura conservativa è ancora poco diffusa,per difficoltà legate all’agrotecnica, nonostante la Commissione Europea COM (2002)179 abbia definito il rischio erosione come uno dei principali problemi dei suoli europei.
I sistemi di,lavorazione minima effettuata solo per mezzo di erpicatura
minimum tillage e completa eliminazione di ogni tipo di lavorazione primaria del suolo
no- tillage . Queste pratiche si caratterizzano per diversi effetti positivi sul terreno con incremento della sostanza organica ,riduzione della perdita di suolo,minore evaporazione dell’acqua ,incremento della conducibilità idraulica e miglioramento della struttura fisica. Per i prossimi cinquant’anni è previsto a livello globale il raddoppio della domanda alimentare, necessita attuare sistemi di produzione sostenibili ai fini del mantenimento dell’ecosistema terrestre e l’agricoltura conservativa rappresenta un modello razionale di produzione compatibile con il sistema agricolo
Il PSR 2007/2013, adottato dalla Regione Puglia, prevede nell’ambito dell’Asse 2 Misura 214 Azione 2 e il miglioramento e la tutela del suolo,in particolare per contrastare l’erosione,la perdita di sostanza organica e il processo di desertificazione. In questo ambito la scelta di incentivare l’agricoltura conservativa è strategico per raggiungere gli obiettivi di tutela del suolo e contenimento dei costi di produzione.
(foto: il nazionale.net)