La società svizzera Syngenta ha accettato di pagare oltre 1,5 miliardi di dollari a più di centomila agricoltori statunitensi per patteggiare una causa collettiva (la più alta della storia in una “class action” riguardante l'agricoltura). Gli agricoltori hanno accusato il gruppo di averli di fatto esclusi dal mercato cinese avendo immesso sul mercato mais geneticamente modificato che non era stato ancora approvato, né lo è stato successivamente, dalle autorità di Pechino, causando un crollo dei prezzi del loro mais. La Syngenta, pur avendo acceduto al patteggiamento, ricorda che il mais era stato approvato dalle autorità regolamentari statunitensi e attribuisce il calo dei prezzi al mercato e a fattori climatici.
da Agrapress: n. 2299, 12/4/2018