L’ondata di freddo in arrivo sarà forte, prolungata ed interesserà tutta
la Toscana. Le temperature percepite – combinazione fra temperatura
dell’aria, umidità velocità del vento – scenderanno sotto lo zero fino a
punte di -10° C con seri rischi per la salute di anziani, malati e
bambini.
Queste sono le previsioni del
Centro interdipartimentale di
Bioclimatologia dell’Università di Firenze che, attraverso il progetto
MeteoSalute finanziato dal Servizio Sanitario della Regione Toscana,
studia in anticipo gli effetti delle condizioni meteorologiche sulla
salute della popolazione (
www.biometeo.it)
“L'ingresso di aria fredda a partire dalla serata di martedì 31 gennaio –
spiega il direttore del Centro, il georgofilo
Simone Orlandini –
provocherà un brusco calo termico in poche ore su tutta la Regione. Un
nuovo apporto di aria proveniente direttamente dalla Siberia determinerà
un ulteriore calo delle temperature percepite a partire dalla giornata
di giovedì. Le temperature percepite – prosegue Orlandini - scenderanno
al di sotto dello zero su quasi tutte le località anche durante le ore
centrali, a causa della concomitanza del vento con le basse temperature
dell'aria. I valori minimi percepiti si registreranno durante il
prossimo fine settimana quando nei capoluoghi delle zone interne si avrà
una percezione di -10° C / -15° C. Ad oggi sembra che l’ondata di
freddo possa perdurare fino alla fine della prossima settimana (intorno
al 10 febbraio)”.
Tutta la popolazione può essere esposta agli effetti negativi sulla salute di questa ondata di freddo ma le persone più a rischio sono anziani, malati e bambini.
“In linea generale – consiglia Orlandini -
le persone anziane o malate (soprattutto se affette da malattie cardiovascolari) e i bambini al di sotto dei 3 mesi dovrebbero evitare di uscire e di compiere qualsiasi tipo di attività fisica all’aperto. Hanno, infatti, un sistema di termoregolazione meno efficiente delle persone adulte e sane e quindi sono più suscettibili agli effetti delle basse temperature”.
Fra i malati cronici, i più colpiti dal clima rigido sono, oltre i cardiopatici, le persone affette da malattie respiratorie ed asma, che devono evitare di respirare aria molto fredda, e le persone con disturbi mentali che possono non manifestare il disagio legato al freddo e sono quindi esposti a rischio ipotermia-assideramento. Una attenzione particolare va data alle persone senza fissa dimora, più esposte degli altri cittadini alla rigidità delle temperature previste.
L’alimentazione deve essere equilibrata e ricca di bevande calde. Non è necessario ingerire alimenti ad alto contenuto energetico e si consiglia di evitare l’ingestione di sostanze alcoliche: queste ultime, infatti, infondono al corpo una sensazione di calore che è solo apparente, mentre favoriscono ed accelerano la dispersione del calore corporeo favorendo l'insorgere di ipotermia.
Nelle abitazioni si consiglia di non mantenere le temperature troppo elevate (generalmente tra i 18° ed i 20° C), in modo da evitare gli sbalzi termici quando si debba uscire di casa e mantenere negli ambienti tassi di umidità compresi tra il 40 ed il 60 % per ridurre i disturbi legati alla secchezza delle mucose.
Tutte le previsioni e i consigli sono su
www.biometeo.it