Secondo uno studio condotto da alcuni biochimici dell'Università di Otago (Nuova Zelanda), e commissionato da alcune imprese neozelandesi, il ceppo virulento della batteriosi del kiwi che sta devastando i frutteti in Italia e in Nuova Zelanda avrebbe origini cinesi, come suggerirebbe un raffronto genetico tra ceppi di batterio
Pseudomonas syringae pv. actinidiae (Psa).
Un rapporto preliminare afferma che il genoma dei ceppi cinesi di Psa e di quelli neozelandesi risulterebbe molto simile; cosa che suggerirebbe un'origine cinese, non italiana (come inizialmente ipotizzato) della contaminazione verificatasi in Nuova Zelanda. Come la batteriosi si sia diffusa in pratica, rimane ancora ignoto.
Il polline d'importazione è il materiale vegetale maggiormente sospettato di aver costituito il veicolo all'introduzione del batterio Psa in Nuova Zelanda.
Nel frattempo, il raccolto neozelandese di kiwi a polpa gialla - i più vulnerabili alla batteriosi - è previsto in netto calo per il prossimo anno, nella zona della Bay of Plenty: da 30 a 10 milioni di cartoni.
(da Freshplaza.it del 27/12/2011)