"E' necessario passare dalla gestione dell'emergenza con enorme spreco di risorse, per abbracciare una nuova cultura delle prevenzione in una situazione in cui quasi 9 litri di pioggia su 10 sono perduti", sottolinea la Coldiretti in occasione della giornata mondiale dell'acqua. "L'Italia è un paese piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d'acqua che cadono annualmente, ma per le carenze infrastrutturali se ne trattengono solo l'11%". "Crescita delle temperature, sfasamenti stagionali e soprattutto modificazione della distribuzione ed aumento dell'intensità delle piogge sono effetti dei cambiamenti climatici che richiedono interventi strutturali" e "di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere l'acqua piovana". "Gli agricoltori - conclude la Coldiretti - sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l'uso razionale dell'acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l'innovazione con colture meno idro-esigenti".
Anche il Presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, sottolinea che la mancanza d'acqua è fonte di guerre, fame, povertà, malattie; sono oltre 500 i conflitti mappati nel mondo determinati dall'acqua; la tropicalizzazione del clima fa sentire i suoi effetti sul nostro Paese e "siamo in ritardo e dobbiamo moltiplicare il numero degli invasi, dal momento che tratteniamo solo l'11% dei 3 miliardi di metri cubi di pioggia che cadono in Italia; altra nota dolente è la perdita delle condutture dei nostri acquedotti".
Da Agrapress n. 1822 e 1825, 22/3/2018