Le piante hanno comportamenti sofisticati ed evoluti, una vita sociale meravigliosamente ricca ed, in generale, una affascinante complessità che per millenni è rimasta sepolta sotto la loro apparente immobilità. Mitezza contro violenza, fissità contro movimento, autotrofia contro eterotrofia, lentezza contro velocità, piante ed animali sono il risultato di scelte evolutive opposte. Inermi, alla base della catena alimentare, eppure capaci di colonizzare la Terra fino a rappresentarne il 98% della biomassa, nella vita delle piante esiste un’idea utopistica e rivoluzionaria, che ne rende avvincente ed imprevedibile il loro studio. Unici organismi viventi realmente “verdi” (in tutti i sensi), hanno evoluto strategie di comportamento così diverse da quelle degli animali da essere per noi una fonte inesauribile di originalissimi insegnamenti. Senza l’aggressività e prepotenza degli animali, senza la pressante necessità di uccidere per sopravvivere, le piante sono la realizzazione terrena del discorso della montagna: sono loro i miti che un giorno erediteranno la terra.
(Abstract della LECTIO MAGISTRALIS svolta dall’Accademico Prof. Stefano Mancuso durante il Festival della Scienza di Genova, lo scorso 28 ottobre, nella Sala del Gran consiglio del Palazzo Ducale)