Un regolamento UE sostituirà tutti i decreti italiani sull’etichettatura di origine del ciboLe recenti leggi che hanno introdotto l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di pasta, riso, latte, formaggi e pomodoro saranno presto carta straccia. Nel giro di pochi verranno spazzate via da un regolamento europeo. La Commissione avrebbe dovuto vararlo già quattro anni fa, secondo quanto previsto da regolamento 1169/2011, entrato in vigore nel dicembre 2013. Ora i tempi sembrano maturi: la Commissione ha sottoposto il testo a una consultazione pubblica che si sarebbe chiusa il primo febbraio. Potrebbe entrare in vigore poche settimane più tardi e si applicherebbe dall’aprile 2019. Tutti i decreti introdotti nel 2017 dall’Italia decadranno non appena Bruxelles approverà il testo comunitario.
Tratto da un articolo di Federico Formica su Repubblica.it, 12/1/2018
Italia sempre più importatrice di prodotti agricoli che trasforma esportaIl boom delle attuali esportazioni agroalimentari italiane “Made in Italy”, che nell’intero scorso anno dovrebbe aver superato i 40 miliardi di euro, è senz’altro positivo. Non va però sottovalutata la contestuale crescita delle importazioni il cui costo l’anno scorso dovrebbe aver superato i 40 miliardi di euro. Mentre peggiora il reddito dei prodotti primari agricoli, con un deficit che cresce. Secondo i dati ISTAT sul commercio estero, indipendentemente dal traguardo dei 40 miliardi di export, si evidenzia che stiamo diventando sempre di più un Paese che importa prodotti agricoli e materie prime che poi trasforma. Ciò deve far riflettere sulla fine della nostra agricoltura e delle nostre superfici coltivabili che potranno non interessare le industrie alimentari, ma non il libero commercio globale se perdiamo i nostri prodotti primari qualificati e apprezzati con il giusto marchio “Made in Italy” che non deve confondere i consumatori se non si esplicita l’origine.
Comunicato di Confagricoltura, da Agrapress, 16/1/2018
Autorizzazione a reimpianto con olivi di cultivar resistenti alla XyllellaLa Conferenza Stato regioni ha dato parere favorevole al Decreto del Ministro delle Politiche Agricole, con misure per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di Xylella fastidiosa. In sostanza si autorizza il reimpianto con cultivar tolleranti e resistenti, come stabilito dall’art. 57 comma 1, del Decreto legislativo 214/2005, consultabile su: https://goo.gl/yxXQmb (http://www.importfito.it/mpdf/2005_214.htm)
Da Agrapress, n. 460 25/1/2018