Non potrei essere che un albero. Sta scritto da qualche parte dentro di me, nella mia natura. Non è un caso. Sentirsi un albero è un po’ come evocare e richiamare, con una certa sollecitudine, una altrettanto forte e urgente attenzione da riservare all’ambiente. Immedesimarsi in un albero equivale a immergersi in quegli elementi naturali di cui ci sentiamo parte in causa, quasi come se l’albero fosse un luogo nel quale rifugiarsi per trovare pace interiore e per riflettere sui valori fondanti della vita.
Ecco allora il motivo per cui io mi sento un albero, tanto che ogni santo giorno, da albero, mi sforzo di trovare altri alberi, miei alleati, tra i miei simili, che amino e apprezzino queste creature vegetali, impegnandosi a piantarne di nuove e a farle crescere rigogliose.
Non sono però un agricoltore e non ne ho le capacità e l'attitudine. Anzi, io stesso mi sento bisognoso di qualcuno che mi coltivi e che mi porti con sé nel proprio cuore.
Sentirmi albero mi aiuta e mi fa star bene, anche perché nessun albero in fondo è mai solo.
Tratto da un articolo di Luigi Caricato per
Oliofficina Magazine, 23/01/2018