Ricercatori dell'Universita' di Hohenheim scoprono una cura contro l'acaro delle api
- 31 January 2018
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Alcuni ricercatori hanno scoperto un rimedio contro uno dei più pericolosi parassiti delle api.
Secondo quanto ha reso noto l'Università Hohenheim di Stoccarda, sarà possibile sanificare gli alveari infetti dal temuto acaro varroa con uno sforzo ridotto, ovvero somministrando il cloruro di litio (…) attraverso l'alimentazione delle api stesse.
L'acaro varroa è uno dei più pericolosi nemici delle api a livello mondiale, capace di annientare un'intera colonia di api nel giro di un paio anni.
Fino ad ora gli apicoltori hanno trattato gli alveari infetti con acidi organici aggressivi o acaricidi chimici che, tuttavia, comportano problemi di resistenza e producono residui.
Il cloruro di litio, invece, non è solo facile da produrre e relativamente economico (…): in base alle conoscenze attuali, non ha neanche effetti collaterali pericolosi per api, apicoltori o consumatori ed è facile da trovare in natura. Inoltre, finora, non sono state rinvenute tracce di questa sostanza nel miele.
Le riserve globali di litio (…) sono stimate ad oltre 40 milioni di tonnellate. In quanto sale di litio dell'acido cloridrico, è possibile trovarlo nelle acque salmastre, nei laghi salati e nelle sorgenti termali. Il sale, facilmente solubile in acqua, viene anche utilizzato come essiccante e disgelante e, dalla metà del XX secolo, viene anche impiegato in campo medico come antidepressivo.
Il cloruro di litio può essere quindi somministrato nell'alimentazione delle api
sciogliendolo in una soluzione di acqua zuccherata. Già le piccole quantità di soluzione salina di cui gli scienziati della Hohenheim si sono serviti per i loro esperimenti si sono rivelate sufficienti ad uccidere in pochi giorni gli acari, che si attaccano al corpo delle api.
Prima che il principio attivo possa essere immesso sul mercato come farmaco per le api, sarà però necessario effettuare ulteriori test, relativi ad esempio al corretto dosaggio.
Secondo le informazioni disponibili, al momento già sono in corso colloqui con le aziende.
I risultati dei ricercatori sono stati pubblicati nell'edizione online della rivista "Scientific Report".
Da tempo gli esperti osservano con grande preoccupazione la moria delle api, favorita, oltre che dall'acaro varroa, anche dal maggior ricorso agli insetticidi nell'agricoltura industrializzata e dai cambiamenti ambientali.
Da: “Die Welt" (Germania) in Rassegna stampa estera Agrapress – 12/1/2018
Secondo quanto ha reso noto l'Università Hohenheim di Stoccarda, sarà possibile sanificare gli alveari infetti dal temuto acaro varroa con uno sforzo ridotto, ovvero somministrando il cloruro di litio (…) attraverso l'alimentazione delle api stesse.
L'acaro varroa è uno dei più pericolosi nemici delle api a livello mondiale, capace di annientare un'intera colonia di api nel giro di un paio anni.
Fino ad ora gli apicoltori hanno trattato gli alveari infetti con acidi organici aggressivi o acaricidi chimici che, tuttavia, comportano problemi di resistenza e producono residui.
Il cloruro di litio, invece, non è solo facile da produrre e relativamente economico (…): in base alle conoscenze attuali, non ha neanche effetti collaterali pericolosi per api, apicoltori o consumatori ed è facile da trovare in natura. Inoltre, finora, non sono state rinvenute tracce di questa sostanza nel miele.
Le riserve globali di litio (…) sono stimate ad oltre 40 milioni di tonnellate. In quanto sale di litio dell'acido cloridrico, è possibile trovarlo nelle acque salmastre, nei laghi salati e nelle sorgenti termali. Il sale, facilmente solubile in acqua, viene anche utilizzato come essiccante e disgelante e, dalla metà del XX secolo, viene anche impiegato in campo medico come antidepressivo.
Il cloruro di litio può essere quindi somministrato nell'alimentazione delle api
sciogliendolo in una soluzione di acqua zuccherata. Già le piccole quantità di soluzione salina di cui gli scienziati della Hohenheim si sono serviti per i loro esperimenti si sono rivelate sufficienti ad uccidere in pochi giorni gli acari, che si attaccano al corpo delle api.
Prima che il principio attivo possa essere immesso sul mercato come farmaco per le api, sarà però necessario effettuare ulteriori test, relativi ad esempio al corretto dosaggio.
Secondo le informazioni disponibili, al momento già sono in corso colloqui con le aziende.
I risultati dei ricercatori sono stati pubblicati nell'edizione online della rivista "Scientific Report".
Da tempo gli esperti osservano con grande preoccupazione la moria delle api, favorita, oltre che dall'acaro varroa, anche dal maggior ricorso agli insetticidi nell'agricoltura industrializzata e dai cambiamenti ambientali.
Da: “Die Welt" (Germania) in Rassegna stampa estera Agrapress – 12/1/2018
