Oltre ai produttori di cetrioli possono beneficiare del sostegno comunitario anche quelli di pomodori, lattuga, zucchine e peperoni, mentre l’importo è fissato ad un valore calcolato solo sulla base della metà del prezzo medio di mercato. Il sostegno agli agricoltori europei, per un importo complessivo che non potrà superare i 210 milioni di euro, è rivolto a compensare le perdite economiche attraverso il finanziamento dei ritiri di mercato e anche per le operazioni di mancata raccolta, ma non è previsto purtroppo alcun compenso per chi e stato costretto a svendere sottocosto le verdure a causa della crisi. Il periodo interessato alla copertura dell’intervento è compreso dal 26 maggio sino al 30 giugno 2011. Secondo la Coldiretti, la psicosi nei consumi ha colpito in Italia anche altre produzioni che non rientrano tra le colture vegetali indicate nella proposta della Commissione Europea, che peraltro stanzia un importo limitato rispetto ai danni stimati (solo in Italia pari a 100 milioni di euro), limita eccessivamente il periodo di copertura dell’intervento alla fine di giugno e prevede modalità di intervento che escluderanno ingiustamente molti produttori a livello nazionale. I beneficiari dell’intervento sono rappresentati da tutti i produttori interessati sia singoli sia aderenti ad Organizzazioni di produttori (OP).
Gli Stati membri dovranno notificare alla Commissione europea entro il 22 di luglio 2011 le informazioni sulle quantità totali ritirate, la superficie totale in cui le operazioni di mancata raccolta sono state svolte, e le richieste degli importi totali dei sostegni comunitari per le corrispondenti misure di ritiro e operazioni di mancata raccolta.
da Repubblica.it, 13 giugno 2001