A seguito della recente scomparsa del prof Pierlorenzo Secchiari, ordinario di Zootecnica generale presso l’Università di Pisa, l’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali (ASPA), insieme all’Accademia dei Georgofili, ha organizzato un convegno sul tema della qualità dei prodotti di origine animale, un argomento di ricerca sul quale il prof Secchiari ha dedicato buona parte della sua lunga e proficua carriera.
Il prof Secchiari, infatti, fin dalla fin degli anni ’60, periodo in cui fece l’ingresso all’Università di Pisa, ha contribuito ad accrescere le conoscenze su rapporti tra alimentazione, genetica e sistemi di allevamento nel campo del miglioramento della qualità chimico-nutrizionale del latte e della carne. A tal fine, ha saputo far nascere e crescere un gruppo di lavoro altamente specializzato su tali aspetti, con particolare riferimento allo studio della frazione lipidica del latte e della carne. La sua opera di studioso e di docente ha consentito di formare una vera e propria scuola pisana che, grazie ad una fitta rete di collaborazioni con gruppi di ricerca nazionali ed internazionali, ha contribuito al progresso delle conoscenze nell’ambito della qualità nutrizionale dei prodotti di origine animale. Il prof Secchiari ha sempre avuto una particolare attenzione per lo sviluppo delle scienze “omiche” e per la loro applicazione nel campo delle scienze animali. Numerose, infatti, sono state le occasioni in cui ha promosso o contribuito a realizzare iniziative in tal senso, sia come presidente dell’ASPA sia come membro ordinario dell’Accademia dei Georgofili e componente del Comitato consultivo per gli Allevamenti e i Prodotti Animali.
Il convegno organizzato presso la sede dell’Accademia dei Georgofili, ottimamente coordinato dal prof Alessandro Nardone, per il Comitato consultivo dei Georgofili per gli Allevamenti e i Prodotti Animali, e dal prof Bruno Ronchi, attuale presidente dell’ASPA, ha voluto rivisitare tale percorso con una serie di testimonianze dei molti colleghi che hanno avuto modo di collaborare con il prof Secchiari e tramite cinque relazioni, che hanno evidenziato il ruolo delle più recenti acquisizioni nell’ambito delle scienze animali finalizzate al miglioramento della qualità dei prodotti.
La prima relazione, tenuta dal prof Marcello Mele, uno degli allievi del prof Secchiari, ha rivisitato gli ultimi vent’anni di attività sullo studio dei lipidi, con particolare riferimento al progresso delle conoscenze sui rapporti tra allevamento, qualità dei grassi animali e salute umana, mettendo in luce il contributo innovativo della scuola pisana fondata dal prof Secchiari.
Di seguito, il prof Giovanni Bittante, docente di Zootecnica generale e Miglioramento genetico presso l’Università di Padova, ha relazionato sulle moderne tecniche di analisi del latte al fine di ottenere fenotipi innovativi da utilizzarsi nei futuri programmi di miglioramento genetico.
La terza relazione è stata tenuta dal prof Nicolò Macciotta dell’Università di Sassari, che ha parlato delle recenti tecniche di studio del genoma e delle possibilità di applicarle al miglioramento genetico dei caratteri legati alla qualità dei prodotti.
Il prof Bruno Stefanon, dell’Università di Udine, si è addentrato ancora di più nel campo delle scienze “omiche”, affrontando il tema delle relazioni tra nutrienti ed espressione genica, portando numerosi esempi delle più recenti acquisizioni riguardo questo importante tema di ricerca, anche in relazione al benessere animale e alla salubrità dei prodotti.
Infine la prof.ssa Arianna Buccioni, dell’Università di Firenze, ha trattato un argomento di grande attualità quale lo studio del microbiota ruminale, evidenziando le più recenti acquisizioni sia in termini di tecnologie di analisi sia di relazioni fra gruppi di microrganismi e risposta quanti-qualitativa degli animali.
Il convegno si è concluso con una serie di contributi personali dei numerosi colleghi che hanno avuto modo di conoscere e collaborare con il prof Secchiari.