La foresta cambia, dentro e fuori. Diminuisce nel mondo e ritorna ad occupare spazi abbandonati nel nostro paese. Aumentano velocemente gli alberi e crescono i boschi, nelle contrade rurali e montane, intorno alle città, negli spazi interstiziali, fuori foresta. Diminuiscono solo sulle coste, nei fondovalle e nelle pianure, per far posto a case, capannoni, infrastrutture o, al massimo, vigneti. D’altra parte l’urbanizzazione generazionale dal secondo dopoguerra ha avuto conseguenze anche sulla consapevolezza e sulla cultura: si è sviluppato un sentimento naturalistico prezioso ma corrispondente alla perdita di saperi e spesso delle stesse conoscenze di base. I ricercatori forestali, hanno anche la responsabilità di ricreare coscienza e conoscenza, a partire dal linguaggio e continuando con ricerche di base e applicate capaci di un efficace trasferimento tecnologico.
Per questo SISEF (
http://sisef.org ) organizza il suo prossimo
XI° Congresso Nazionale, a Roma (10-13 Ottobre 2017 - CNR Centro Congressi), come occasione straordinaria di incontro e confronto tra ricercatori, istituzioni e società civile sulle tematiche di più stretta attualità nel settore forestale. Il congresso assume particolare importanza in quanto il 2017 sarà un anno di cambiamenti importanti cominciati con i recenti segnali di attenzione della politica e la sua presa di coscienza del valore che rappresenta il 35% del territorio coperto dai sistemi forestali al servizio dell’intero paese. Una risorsa rinnovabile oggetto di pressioni crescenti a livello globale e per la quale tutti abbiamo una responsabilità evidente.
La transizione istituzionale del Corpo Forestale dello Stato, la nuova direzione generale delle foreste e della montagna con ruoli essenziali di coordinamento, le novità nel mondo della ricerca, con il nuovo CREA Foreste e Legno, i lavori del MATTM sul capitale naturale, le infrastrutture verdi e il verde pubblico, la revisione delle politiche sulle Aree Protette il necessario dialogo e lavoro comune tra mondo dell’agricoltura e della selvicoltura, fino alle possibili novità nel campo universitario e della formazione, vedranno i partecipanti impegnati a raccontare alla società e alle amministrazioni il valore della ricerca e il servizio che essa può rendere ad un settore che crede in se stesso, ma che non ha voce, a filiere economiche e sociali importantissime ma a volte estranee.