Il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria,) con il suo Centro di ricerca Genomica e Bioinformatica, ha contribuito al sequenziamento del genoma del farro selvatico, il progenitore del nostro frumento, recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista "Science" da un team internazionale guidato dall'Università di Tel Aviv. Si tratta del primo sequenziamento realizzato ad alta risoluzione per il frumento, con un livello qualitativo mai raggiunto in precedenza, che consente una lettura molto dettagliata, nonostante il genoma del farro selvatico sia circa il triplo di quello umano.
Un traguardo importante che apre la strada al sequenziamento del patrimonio genetico del frumento duro e tenero, che è atteso nei prossimi mesi. Lo studio, oltre a rappresentare il punto di partenza per comprendere le piante, offre anche l'opportunità di scoprire nel germoplasma selvatico geni utili per il miglioramento genetico dei frumenti moderni, come ad esempio i geni di resistenza a malattie o di resistenza a stress idrici e termici. Le conoscenze sul genoma del farro selvatico sono attualmente utilizzate per "scandagliare" ampie collezioni di frumenti selvatici alla ricerca di geni utili da introdurre in futuro nei frumenti coltivati, cereali che forniscono ben il 20% delle calorie che l'uomo consuma sulla terra.