E’ stato presentato ieri nella sede dell’Accademia dei Georgofili il progetto nazionale triennale MiSoTaKy (Miglioramento e Sostenibilità del Tabacco Kentucky), nato dalla collaborazione tra i Georgofili, il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria), Manifatture Sigaro Toscano S.p.A. e l’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Obiettivi generali del progetto sono la razionalizzazione della coltura, la riduzione dell’impatto ambientale e degli input chimici di sintesi.
Alla fine dei tre anni, l’insieme delle conoscenze - acquisite con la ricerca o già stratificate nella filiera - sarà reso disponibile per l’imprenditoria tabacchicola nella forma di un disciplinare che fornisca informazioni utili per la produzione di “tabacco Kentucky di qualità sostenibile sul piano economico e ambientale”.
Dopo gli indirizzi di saluto del Presidente dei Georgofili Giampiero Maracchi e il componente del CdA CREA, Michele Pisante, il ricercatore CREA Ernesto Lahoz ha illustrato il lavoro che verrà svolto dichiarando che “al termine del progetto, la successiva applicazione delle innovazioni metterà a disposizione linee di tabacco idonee alla risposta ai cambiamenti climatici e alle emergenze fitopatologiche, che siano anche più resilienti ed efficienti nell’uso delle risorse locali (acqua, suolo)”.
Ha proseguito Piero Tamburini, AD di Manifatture Sigaro Toscano: “la storia del Kentucky si intreccia con quella dei sigari a marchio Toscano ed è anche per questo che MST ha intrapreso azioni di sostegno quando sono terminati gli aiuti comunitari ai coltivatori. Il progetto MiSoTaKy punta a rendere la coltivazione del Kentucky sempre più aderente alle richieste del mercato, anche in termini di sostenibilità, preservandone le caratteristiche che lo hanno fatto amare da più 200 anni”.
L’intervento successivo è stato quello dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, il quale ha evidenziato come qualità e sostenibilità siano obiettivi della Regione in tutti i settori dell’agroindustria, che quindi guarda con molto interesse a questo progetto, dal momento che la tabacchicoltura coinvolge oltre 267 aziende in Val Tiberina e Val di Chiana per un totale di oltre 1700 ettari.
Il Presidente dell’Accademia dei Georgofili Giampiero Maracchi ha concluso: “Oggi è stato presentato l’inizio di un percorso molto importante e concreto, che prevede di esaminare subito dati e proporre soluzioni concrete, all’interno di un percorso di ricerca e innovazione che i Georgofili seguiranno attentamente e del quale attendono con soddisfazione le prossime tappe”.