L’Organizzazione Comune del Mercato del vino - OCM vino (Reg. CE n. 479/2008 e successivi) porta con sé una serie di misure imposte dalla Commissione Europea, alcune delle quali non ancora entrate in vigore ma previste a partire dai prossimi anni. Una delle più significative è l’eliminazione, a fine 2015, dei diritti di impianto.
Con questa misura la Commissione ha rivoluzionato il sistema delle regole di gestione dei vigneti, finora sottoposti a vincoli in base a criteri economici, liberalizzando gli impianti per tutti i tipi di vino e creando, di fatto, le premesse per una crescita indiscriminata delle produzioni, anche per le DOC.
Gli effetti della eliminazione dei diritti di impianto, che esistevano per la Francia dal 1953 e per gli altri Paesi europei dal 1976, potrebbero essere devastanti, con probabili aumenti delle superfici vitate, solo per citare alcuni esempi, per la Cotes-du-Rhone da 61.00 ettari a 120.000 ettari, per la Roja da 60.000 a 350.000 ettari, per il Chianti da 17.000 a 35.000 ettari.
Scenari che preoccupano i massimi esponenti nazionali del settore vitivinicolo europeo, che il prossimo giovedì 26 maggio (ore 10.00) si incontreranno all’Accademia dei Georgofili
Le conclusioni dei lavori saranno tratte da Giuseppe Aulitto, Direttore Generale della D.G. Politiche Comunitarie ed Internazionali di Mercato del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.