Grande partecipazione e grande apprezzamento per il primo incontro dell’iniziativa “I territori della Toscana e i loro Prodotti”, dedicato alla Lunigiana, organizzato da Accademia dei Georgofili e ANCI Toscana, con il patrocinio di Unicoop Firenze. Ai Georgofili, lo scorso 14 giugno, si sono ritrovati amministratori, aziende, tecnici del settore per confrontarsi e discutere come valorizzare le aziende e i produttori locali, creando anche un nuovo rapporto con la grande distribuzione.
Ai lavori sono intervenuti, oltre a Giampiero Maracchi, anche Vittorio Gabbanini, responsabile valorizzazione dei prodotti tipici dell’Associazione e sindaco di San Miniato, Riccardo Ballerini, presidente dell’Unione dei Comuni Montana Lunigiana e sindaco di Casola, Marco Remaschi, assessore all’Agricoltura della Regione oltre a docenti universitari, esponenti Asl e operatori del settore.
Al termine, c'è stata una degustazione, per conoscere ‘da vicino’ la cucina della Lunigiana, risultato della fusione di diverse tradizioni provenienti da regioni confinanti (Liguria, Emilia Romagna, Toscana) con forti tradizioni gastronomiche. Piatti a base di materie prime povere, come le erbe spontanee che crescono nella zona, alla base della prelibata “torta d’erbi”; la farina prodotta con cereali locali, l’acqua e il sale che uniti insieme danno i “testaroli” , piccole losanghe di sfoglia, fatte rinvenire in acqua bollente e poi condite con pesto, olio o sugo di funghi; i “panigacci”, focaccette sottili da mangiare con formaggi freschi e salumi del luogo; oltre a altre prelibatezze a base di castagne, i cui alberi coprono le colline lunigianesi, oltre al fagiolo di Bigliolo, la cipolla di Treschietto, le varietà delle mele quali “rotella” e“binotto”, l’olio e il miele. Dall’allevamento si ottengono non solo salumi come la spalla cotta, il culatello, il filetto, la mortadella, ma anche l’agnello di Zeri.
Il prossimo incontro riguarderà la Garfagnana e la Media Valle del Serchio.
Foto: da sx. G. Maracchi, V. Gabbanini e M. Lauri