La recente costituzione dell’Osservatorio Locale del Paesaggio Lucchese, che detiene il primato di rappresentare il primo Osservatorio Locale del Paesaggio presente nella Regione Toscana, segna una tappa importante nel tormentato percorso verso la tutela e la valorizzazione del paesaggio toscano che rivela un affascinante intreccio di natura, economia e cultura, quasi ad incarnare una sorta di icona di quella innovativa idea di paesaggio come bene lato sensu culturale coniata dalla Convenzione Europea del Paesaggio.
L’Osservatorio, che ha assunto la veste formale di associazione non riconosciuta, coinvolge nella sua struttura articolata nella Presidenza, Assemblea, Consiglio Direttivo e Comitato Scientifico, gli Ordini professionali degli Agronomi, degli Architetti, dei Geologi, dei Biologi, Associazioni operanti sul territorio lucchese portatrici dei valori paesaggistici, culturali, ambientali ed economici che lo connotano, e Docenti universitari che da tempo dedicano la loro attività scientifica al tema del paesaggio. Nella sua composizione fortemente improntata alla multidisciplinarietà, l’Osservatorio riflette quel carattere di singolare trasversalità che da sempre connota il paesaggio. Non è un caso che su questo tema si siano cimentati studiosi delle più diverse discipline: tradizionalmente oggetto di studio del geografo, dello storico, dell’architetto oggi è posto sotto la lente dell’economista che ne studia le implicazioni in termini di utilità, come bene suscettibile di valutazione economica; è letto con gli occhiali del giurista chiamato a confrontarsi con una nuova morfologia di bene comune al quale la Corte Costituzionale ha riconosciuto il valore di bene primario e assoluto; ed è monitorato dall’agronomo che va a scandagliare il complesso rapporto che lega quella peculiare forma di paesaggio che è il paesaggio agrario, all’agricoltura che di quel paesaggio è l’artefice. Il confronto tra saperi diversi, è del resto, leit motif di una lunga e consolidata tradizione di incontri di studio sul paesaggio promossi dall’Accademia dei Georgofili, sempre nella direzione della affermazione delle peculiarità del paesaggio agrario, strenuamente sostenuta con maestria e forte determinazione dal suo Presidente Onorario, prof. Franco Scaramuzzi.
La creazione dell’Osservatorio risponde all’esigenza di dare voce, sia pure entro i confini delle sue potenzialità operative, a coloro che di quelle diverse tessere del complesso mosaico del paesaggio lucchese sono i protagonisti, dando così forma e concretezza al principio della partecipazione eletto dalla Convenzione europea del paesaggio a fil rouge che deve accompagnare l’identificazione e la gestione del paesaggio, nella sua triplice declinazione nella tutela, valorizzazione, e recupero ed è componente essenziale della costruzione della sua essenza; ed è in linea con le indicazioni stringenti contenute nella Raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa del 6 febbraio 2008, che contiene linee guida di attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio, dove è sollecitata la creazione di Osservatori Locali del Paesaggio alla luce del ruolo chiave che essi possono rivestire a fronte della continua trasformazione del paesaggio, come centri di monitoraggio delle dinamiche della trasformazione, di elaborazione di indicatori qualitativi e quantitativi al fine di valutare l’efficacia delle politiche del paesaggio, operando sempre in continua sintonia e scambio di informazioni sulle politiche e le diverse esperienze di gestione del paesaggio con gli altri Osservatori del Paesaggio che operano a livello regionale, nazionale e internazionale e all’insegna della partecipazione del pubblico. In questa direzione l’Osservatorio si propone l’obiettivo, ambizioso ma strategico, di creare le sinergie adatte a tutelare e valorizzare il paesaggio lucchese, ad attivare progetti locali di paesaggio anche in un’ottica di sostenibilità economica e di rispetto dell'agricoltura quale attività produttiva primaria e fondamentale degli alimenti in un libero mercato competitivo e in continua evoluzione.