Venerdì 24 febbraio 2017 alle ore 9 presso il Polo Universitario di Scienze Sociali, Via delle Pandette 9 (Firenze), si svolgerà un convegno nazionale dedicato alla montagna, organizzato dall’Accademia dei Georgofili, l’Accademia Italiana di Scienze Forestali, Anci, Crea e Carabinieri sez. Forestale.
Concluderà i lavori alle 17.30 il Ministro Maurizio Martina.
Il futuro della “montagna” è oggi al centro di un vivace e ampio dibattito orientato a stimolare nuove progettualità basate sulla consapevolezza che vi sono numerosi punti di forza e opportunità da valorizzare.
Bisogna partire dalla considerazione che la “montagna” non è tutta uguale, ma è un “mosaico” di situazioni diverse da nord a sud dell’Italia, ciascuna delle quali ha una propria identità e detiene risorse la cui valorizzazione richiede percorsi partecipativi che devono essere costruiti responsabilmente dagli attori stessi del territorio.
Se “la diversità” si assume come ricchezza della “Montagna” non si deve far altro che focalizzare nella loro specificità tutte le risorse endogene della “Montagna”: i prodotti dell’agricoltura, degli allevamenti, del bosco, i prodotti dell’artigianato, il turismo, la biodiversità vegetale e animale, il paesaggio, i beni culturali, le tradizioni, devono essere portati a sistema. Ciascuna risorsa presente nel territorio concorre al suo sviluppo e alla sua crescita, unitamente al miglioramento dei servizi alla popolazione e della qualità della vita.
Anzitutto la Politica di sviluppo rurale, insieme con la Strategia delle aree interne e le politiche di sviluppo regionale e sociale, sono protese ad assicurare il perseguimento dell’obiettivo della coesione economica, sociale e territoriale. L’equilibrio di queste componenti è l’elemento chiave del nuovo approccio allo sviluppo della “montagna”.
Con questa iniziativa l’Accademia dei Georgofili, in collaborazione con molti altri Soggetti, ha voluto aprire un ampio dibattito sulle complesse problematiche e prospettive della “montagna”. Per tanti che si sono aggiunti lungo il cammino finora intrapreso e che portano il loro contributo alla giornata di studio, molti di più ve ne sono che avrebbero voluto e dovuto partecipare. Il nostro convincimento e auspicio è che quest’occasione non sia che l’inizio di una profonda riflessione che la comunità civile nel suo complesso ha in animo perché trova nella “montagna” le sue radici irrinunciabili.