L’ Unità Nazionale è stata realizzata cento anni dopo la fondazione dell’ Accademia. I Georgofili hanno quindi vissuto il Risorgimento e poi collaborato con impegno alla costruzione dello Stato italiano. Altri cento anni dopo, con lo stesso spirito, hanno accolto con favore l’avvio di una ulteriore e più ampia Unione, a livello continentale, quella Europea. Ora guardano con grande interesse, a livello mondiale, al comune impegno di tutti i Paesi che condividono la necessità di univoche regole generali per una civile convivenza globale, nel pieno rispetto di ciò che li diversifica per cultura, interessi o quant’altro, pur trovandoci in un dinamico quadro cangiante di ritmi di sviluppo, orientamenti politici, ecc.
Sembra che la storia ci stia portando verso percorsi razionali e forme sempre più ampie di unione. Indurrebbe all’ottimismo il crescente interesse e l’assiduità nella partecipazione ai numerosi Summit mondiali che, a vario livello, vanno susseguendosi per trovare tenacemente condivise soluzioni alle più grandi ed urgenti problematiche planetarie che riguardano l’intera umanità.
Poiché la realizzazione e il successivo sviluppo della nostra Nazione sono stati interamente vissuti dai Georgofili nei loro 258 anni di attività, è stato loro possibile raccogliere nei propri archivi una documentazione ampia e preziosa che ha consentito la realizzazione della mostra
“I Georgofili per l’Unità d’Italia” presso la Sede accademica, che rimarrà aperta fino al 18 maggio p.v.
E’ annunciata una visita privata a questa mostra da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.(FOTO: una sala della mostra all’interno dell’Accademia dei Georgofili)
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