L’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo, al Parco d’Orléans, ha ospitato, lo scorso 13 dicembre, un incontro dal titolo “Ruolo della ricerca e adempimenti tecnici per il nuovo Piano Agrumi”. L’incontro, promosso dalla sezione Sud Ovest dell’Accademia dei Georgofili, era finalizzato ad informare sugli adempimenti in fase di definizione a supporto del comparto agrumicolo. Dopo l’introduzione del Presidente della Sezione, Prof. Francesco Giulio Crescimanno, il tema è stato trattato dall’Accademico Prof.ssa Alessandra Gentile, dell’Università degli Studi di Catania, ed in atto Commissario Delegato del Centro per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA). E’ proprio sull’attuale assetto dell’Ente, di recente riformato, che la Prof.ssa Gentile ha sviluppato la prima parte del suo intervento, illustrando il percorso di riforma che, su mandato del legislatore, si è prefissato l’obiettivo di contribuire alla razionalizzazione della ricerca e della sperimentazione nel settore agroalimentare. Tale obiettivo – ha illustrato la Prof.ssa Gentile - è stato raggiunto affrontando alcuni punti critici e puntando a valorizzare le competenze e il radicamento sul territorio atteso che, nel suo complesso, il personale del Centro esprime (oltre 1.500 dipendenti). E’ stata in particolare ridefinita la mission del Centro il quale “svolge ricerche e sviluppa soluzioni tecnologiche in grado di innalzare, in un contesto di sostenibilità e salubrità delle produzioni, la profittabilità e la competitività delle attività agricole, agroalimentari e forestali, garantendo la tutela e la conservazione della biodiversità degli ecosistemi agrari, forestali ed ittici”. In accordo con questa mission, è stata prevista l’istituzione di 6 Centri di tipo disciplinare e 6 Centri interdisciplinari di filiera che saranno in grado di rispondere a fabbisogni di ricerca di carattere nazionale in un contesto di riferimento europeo ed internazionale. Tali Centri saranno nell’immediato protagonisti anche dei progetti di cui al piano triennale straordinario del CREA (21 milioni di euro previste in legge di stabilità) su Biotecnologie sostenibili e Agricoltura digitale che permetteranno alla nostra agricoltura di allineare le conoscenze ed aumentare la sostenibilità dei processi produttivi.
Nella seconda parte del suo intervento la Prof.ssa Gentile ha passato in rassegna il percorso sin qui compiuto per giungere alla definizione di un nuovo “Piano agrumi”, vale a dire un corpus di interventi normativi e finanziari che, nello spirito del legislatore, dovrà consentire di supportare la filiera agrumicola ai fini del rilancio di un settore che continua a costituire un importante pilastro del settore agroalimentare del nostro Paese, con particolare riferimento alle regione del Mezzogiorno. In particolare l’attenzione dell’uditorio è stata richiamata sulle azioni che sono state oggetto di definizione nel corso di una recente sessione del Tavolo tecnico presso il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali alla presenza di Rappresentanti istituzionali, Enti di Ricerca, Organizzazioni di Produttori, Associazioni di categoria, altri stakeholders. Le azioni individuate in particolare riguardano la tutela del reddito dei produttori agricoli, il contrasto alla diffusione del virus della tristeza, il sostegno alla produzione attraverso misure europee ad hoc e ripristino del potenziale produttivo, l’incremento dell’aggregazione e dell’organizzazione, la promozione e le azioni coordinate con la grande distribuzione organizzata. E’ stato sottolineato come molte degli interventi previsti facciano riferimento anche a strumenti legislativi e di programmazione finanziaria già in essere e che hanno consentito, ad esempio, un abbattimento della pressione fiscale per specifiche categorie di operatori del settore. Altre prevedono un orizzonte temporale di più
lunga durata e potranno avvalersi anche dei risultati di specifici programmi di ricerca. Intervento cardine è rappresentato da un adeguamento e potenziamento delle infrastrutture necessarie per la gestione del sistema di certificazione volontaria per l’attività vivaistica, sotto la responsabilità di uno dei Centri del CREA. In dettaglio è stato descritto come sia necessario realizzare una nuova struttura in un territorio che, sotto il profilo dell'’isolamento e della logistica, assicuri le necessarie garanzie fitosanitarie. La nuova struttura vivaistica (screen-house) sarà specializzata nella attività di mantenimento delle piante di categoria “Base” (destinate alla premoltiplicazione) e nella attività di mantenimento del materiale vegetale certificato per la produzione vivaistico. Questo progetto sarà finanziato dal Mipaaf come azione preliminare di un progetto più ampio che prevede specifici interventi per supportare l’ammodernamento e l’adeguamento delle strutture vivaistiche, anche private, con l’obiettivo di adeguare i protocolli di produzione in vivaio di materiale vegetale di varietà di interesse commerciale. Tale intervento prenderà anche in considerazione il settore dei portinnesti rispetto ai quali occorrerà un livello di attenzione ancora maggiore in virtù del ruolo che hanno per l’agrumicoltura del futuro, come anche testimoniato dal dibattito in sala da parte degli intervenuti.