Una questione che ha occupato le cronache dei giornali, durante il 2010, è quella relativa alla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione ad un maiscoltore del Friuli ordinando al Ministero delle politiche agricole di concludere entro 90 giorni il procedimento di autorizzazione alla semina di mais transgenico come sancito dal diritto comunitario. L'agricoltore aveva deciso di ricorrere al Consiglio dopo aver inoltrato regolare richiesta per la semina di mais Bt (trasformato geneticamente per acquisire resistenza ad insetti parassiti), ed aver atteso invano la risposta per moltissimo tempo. La decisione del Consiglio di Stato ha causato una forte reazione governativa concretizzata in un decreto cosiddetto anti-OGM firmato dal precedente Ministro delle politiche agricole e controfirmato dai Ministri della salute e dell'ambiente. Non era difficile immaginare che questo provvedimento avrebbe innescato atti di ribellismo che sono puntualmente avvenuti. Infatti il 25 Aprile u.s., con un filmato visibile anche su Youtube, alcuni sostenitori degli OGM si sono fatti riprendere mentre procedevano alla semina di alcuni semi transgenici in un luogo segreto. Seguire queste cronache non è francamente la più esaltante delle attività; ma non si può fare a meno di rilevare che ormai siamo ben al di fuori del confronto tecnico-scientifico. Le varie posizioni sono fortemente infiltrate di ideologia; è stata quindi una piacevole sorpresa sentire il nuovo titolare del dicastero dell'agricoltura dichiarare che, senza mettere in discussione la linea seguita dal governo, per gli OGM non si può rinunciare alla ricerca. E' anche degna di nota l'affermazione del ministro che, riferendosi al nostro paese, dice ".....anche in Italia ci sono fior di intelligenze che lavorano e hanno lavorato a progetti di sperimentazione in questo campo." Infine non è secondario osservare che l'associazione nazionale dei maiscoltori (la voce dei diretti interessati dovrà essere sentita qualche volta!!) chiede con insistenza di potersi avvalere dei semi ottenuti con la tecnologia di cui stiamo discutendo.
(foto: archivio Georgofili)
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