Dal 18 al 20 febbraio 2025, il quartier generale della FAO ha ospitato una Conferenza internazionale di grande rilevanza per il futuro delle Indicazioni Geografiche (IG) e la loro evoluzione nel contesto globale. Il tema centrale dell’evento è stato l’integrazione della tradizione con l’innovazione, mirando alla sostenibilità delle produzioni agricole e alimentari, senza rinunciare alla valorizzazione delle pratiche storiche e dei territori.
Un Incontro di Autorità
La conferenza si è aperta con un’importante serie di saluti istituzionali. La direttrice della Divisione Food e Nutrizione della FAO, Lynnette Neufeld, ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato per promuovere la sicurezza alimentare a livello globale, mettendo in evidenza il ruolo cruciale delle Indicazioni Geografiche come strumenti di sviluppo agricolo e sostenibilità.
A seguire, il direttore generale della FAO, il dott. Mr. QU Dongyu, ha trattato il potenziale delle IG nel promuovere modelli di sviluppo economico locali e nell’affrontare le sfide legate alla crisi climatica. Il Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste, l’Onorevole Francesco Lollobrigida, ha ribadito l’impegno dell’Italia a sostenere le IG, come espressione di un’agricoltura di qualità, capace di rispondere alle sfide ambientali e sociali del presente e del futuro.
Non meno importante l’intervento di Mr. Diego Canga Fano, direttore della Divisione Ricerca e Indicazioni Geografiche della Commissione Europea, che ha illustrato le politiche europee di tutela e promozione delle IG, sottolineando come esse rappresentino una parte fondamentale dell’identità culturale e gastronomica del continente.
L’incontro è stato moderato dal dott. Riccardo Deserti, presidente di Origin Mondo, che ha guidato i lavori con grande competenza, portando al centro del dibattito la necessità di un’azione collettiva tra ricercatori, decisori politici e produttori.
Innovazione e Tradizione: Le Sessioni Tematiche
Il primo giorno della conferenza è stato caratterizzato dalla presentazione di temi fondamentali per il futuro delle Indicazioni Geografiche. La prima sessione ha inoltre esplorato le innovazioni in governance delle IG, esaminando i determinanti del successo delle azioni collettive nel settore agricolo. Un tema centrale è stato il ruolo delle politiche pubbliche e delle istituzioni internazionali nel garantire che le IG diventino motori di sviluppo economico duraturo per le comunità locali. La sessione pomeridiana, condotta dalla prof.ssa Alessandra Di Lauro, accademica dei Georgofili, ha affrontato il delicato tema del cambiamento climatico e sostenibilità, con un focus particolare sull’impatto che le sfide ambientali hanno sulle produzioni DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta). La professoressa ha analizzato come le pratiche agricole tradizionali, che spesso si intrecciano con i cambiamenti climatici, possano essere ripensate e adattate per garantire un futuro sostenibile.
Sostenibilità e Modelli di Sviluppo
Il secondo giorno ha visto il dibattito approfondirsi sulla sostenibilità e i modelli di sviluppo nelle DOP e IGP, con un focus sulla transizione agro ecologica in Europa. Le Indicazioni Geografiche, come ha sottolineato il dott. Cesare Mazzetti, presidente di Fondazione Qualivita ed esperto di politiche agricole, sono in grado di promuovere pratiche sostenibili che rispettano le risorse naturali, pur mantenendo un legame forte con le tradizioni locali. In questa sessione, si è parlato anche dei modelli di certificazione e dei processi di controllo che accompagnano le produzioni IG, fondamentali per assicurare la qualità e l’autenticità delle produzioni, anche in un contesto di crescente globalizzazione.
Il Ruolo degli Attori Pubblici
La terza e ultima sessione della conferenza si è concentrata sul ruolo degli attori pubblici nel garantire la sostenibilità delle IG, con particolare attenzione alle politiche agricole regionali e nazionali. È stato evidente come le istituzioni europee e nazionali abbiano un compito decisivo nel sensibilizzare i consumatori e nel sostenere l’educazione delle nuove generazioni sui temi legati alla sostenibilità e alla valorizzazione delle tradizioni alimentari locali. Gli interventi dei vari relatori hanno sottolineato come i ministeri dell’Agricoltura e le regioni degli Stati membri siano protagonisti di un cambiamento culturale che parte dalle scuole, attraverso programmi di sensibilizzazione a partire dalle scuole elementari per educare le nuove generazioni alla cultura del buon cibo, e arriva ai consumatori, con un impatto positivo anche sul mercato globale.
Certificazione e Controllo: Gli Strumenti del Futuro
La conferenza ha anche trattato il tema della certificazione e controllo delle IG, essenziali per garantire la qualità e l’integrità delle produzioni. Questo aspetto è diventato ancora più centrale con l’avanzare della digitalizzazione e della tracciabilità. In particolare, si è discusso di come la tecnologia possa supportare l’artigianalità e le produzioni locali, attraverso sistemi di monitoraggio più trasparenti e sicuri. La Conferenza della FAO ha offerto una panoramica completa e approfondita delle sfide e delle opportunità per le Indicazioni Geografiche nel contesto globale. Inoltre, lo scambio intersettoriale si è esteso anche a quegli aspetti delle politiche pubbliche rilevanti per supportare la trasformazione. Tutte le presentazioni e le discussioni hanno facilitato una migliore comprensione della natura dinamica delle GI nelle loro molteplici dimensioni e della diversità delle loro applicazioni in tutto il mondo.
Mentre le IG si trovano a dover affrontare i cambiamenti climatici e le sfide ambientali, l’integrazione delle innovazioni nella governance e nei modelli di sviluppo sostenibile rappresenta una risposta fondamentale per garantire il loro futuro. Allo stesso tempo, è essenziale che le tradizioni agricole vengano preservate e tramandate, perché sono esse a costituire l’identità e la ricchezza di ogni prodotto a denominazione geografica. Le conclusioni finali sono state tenute dal vicedirettore generale FAO Maurizio Martina, già ministro dell’Agricoltura e dal capo dipartimento della direzione sovranità alimentare e ippica del Masaf Marco Lupo i quali hanno evidenziato l’importanza del sistema delle Indicazioni geografiche nel generare valore, ai territori e dei territori, e solo unendo le forze, cooperando tutte insieme indistintamente, è possibile accelerare la crescita della Dop Economy su scala globale.
La conferenza ha dunque tracciato una strada chiara verso un futuro in cui innovazione, sostenibilità e tradizione possano coesistere, promuovendo la valorizzazione dei territori e delle loro produzioni, e contribuendo a una più ampia transizione agro ecologica globale.