Il valore dell’agricoltura come presidio del territorio

di Zeffiro Ciuffoletti
  • 29 January 2025

Ho cercato di delineare, da storico, la funzione dell’agricoltura nello spazio della cosiddetta “mezzaluna fertile” come attività generatrice delle civiltà che si affacciavano nel Mediterraneo. Quindi la funzione dell’agricoltura nel lungo periodo come modellatrice del paesaggio.
Il caso toscano con il classico panorama della mezzadria è stato un indicatore di come l’agricoltura abbia modellato il paesaggio e caratterizzato il rapporto città-campagna in un tempo lungo di almeno una decina di secoli. Il caso toscano è stato esemplare per dimostrare che l’agricoltura ha svolto un ruolo essenziale come presidio del territorio specialmente nelle aree collinari. Quelle più esposte alle minacce del mutamento climatico e alla tenuta di un paesaggio ritenuto fra i più belli del mondo.
Oggi, l’agricoltura, o meglio le aree agricole collinari sono sempre più soggette allo spopolamento e quindi alla rottura di equilibri creati proprio dall’attività umana. Nel senso che l’Eden non è che un sogno senza le attività economiche degli uomini. Per questo anche le politiche europee sul ripristino della natura dovranno tener conto che senza le attività umane, senza la presenza degli uomini non è possibile preservare questi ambienti così delicati.
Le attività agricole, anche se ormai impiegano numeri sempre più bassi di famiglie, devono essere incoraggiate e protette per assolvere al meglio la funzione di presidio degli equilibri territoriali e degli ecosistemi specialmente collinari. Ecosistemi creati dall’uomo-agricoltore in realtà fortemente antropizzate.