Ogni giorno in Italia circa settantacinque milioni di individui siedono a tavola, i tre quarti (circa cinquantanove milioni) a due gambe e un quarto (circa sedici se non venti milioni cani e gatti familiari) a quattro gambe. Cosa stanno mangiando oggi i cani e gatti e quali sono, tra moda e innovazione, le nuove tendenze del Pet Food (cibo industriale per questi animali)? Una domanda che riguarda non solo chi possiede animali, ma come vedremo anche tutti gli altri italiani. Secondo alcune rilevazioni il 37,7% degli italiani dai diciotto anni in su dichiara di avere un animale in famiglia, con un sensibile, continuo incremento e al 4 febbraio 2024 risultano iscritti nelle Anagrafi regionali degli animali d'affezione 14.298.845 cani, 1.299.321 gatti e 2.621 furetti, per l'esattezza 15 milioni e 600.787 animali, senza contare altre specie e gli animali più o meno clandestini non denunciati. Quasi la metà delle famiglie italiane ha uno o più animali e secondo Eurispes i proprietari di animali spendono dai trentuno ai cento Euro al mese per i loro ospiti, in buona parte per la loro alimentazione, nella quale sempre più si usano alimenti di produzione industriale.
Nelle famiglie, soprattutto se composte da una sola o due persone, sempre meno tempo si dedica alla cucina. Altrettanto avviene per l’alimentazione degli animali divenuti parte integrale di una nuova famiglia allargata, dove gli animali sempre più ricevono diete specializzate preparate dall’industria secondo tecnologie e anche con materie che in un domani più o meno vicini potrebbero arrivare anche all’uomo (farine d’insetti, di alghe ecc.). Indagini recenti indicano che i proprietari italiani scelgono con attenzione l'alimentazione dei propri animali familiari, tenendo d'occhio le ultime novità e la sostenibilità, avendo come obiettivo principale il benessere del proprio compagno di vita, vero e proprio membro della famiglia, ma anche altri elementi. Da qui un interesse generale delle nuove tendenze del Pet Food tra moda e innovazione. Oltre alla facilità di uso dell’alimento, le industrie e i proprietari di animali sempre più sono interessati alle materie prime contenuti negli alimenti e ai trattamenti che subiscono, in modo particolare: qualità delle proteine animali (differenze e tipologie come proteine disidratate fresche e idrolizzate), sistemi di lavorazione (pressatura a freddo, estrusione ecc.), alghe e proteine di insetti.
Un tempo si diceva che il cane mangia le ossa perché la carne la mangia l’uomo, oggi però l’uomo non mangia quasi più molte parti di animali macellati che ora sono destinate anche agli animali familiari. Ogni anno in Europa macelli, caseifici e stabilimenti produttivi circa diciotto milioni di tonnellate sottoprodotti a cui vanno aggiunti altri otto, dodici milioni di ex derrate alimentari usate anche con ottimi risultati per gli animali familiari e che trattate come oggi si fa per il loro uso negli animali familiari porterebbero essere anche usate per l’uomo. Bisogna sottolineare che gli ingredienti che entrano a far parte di ricette destinate al Pet Food sono inizialmente "human grade" quindi adatte al consumo umano, dal momento che non esistono allevamenti destinati alla produzione di alimenti per gli animali familiari ma solo destinati ad alimentare l'uomo.
Oggi nella alimentazione degli animali familiari s’iniziano a usare le proteine idrolizzate, ingredienti con molte caratteristiche nutrizionali interessanti che contengono polipeptidi, peptidi e aminoacidi e loro miscele, ottenuti per idrolisi di sottoprodotti di origine animale e che possono essere concentrati per essiccazione. Gli idrolisati sono più facilmente digeribili rispetto alla proteina nativa per il loro ridotto peso molecolare, sono usate come fonte proteica ipoallergenica e come appetizzanti, per sostituire parzialmente o totalmente le proteine animali trasformate anche perché i loro prezzi sono concorrenziali rispetto sia alla carne fresca sia alle proteine animali trasformate. Un tempo nella cucina tradizionale le famiglie si facevano idrolisati di carne con le lunghe cotture che permettevano di ottenere brodi e sughi e quindi un ritorno nella cucina umana degli idrolisati che l’industria inizia a usare per i cani e gatti idrolisati sono un futuro dal sapore antico.
L’industria degli alimenti per gli animali familiari sta usando nuovi ingredienti che per motivi psicologici e nei paesi industrializzati non hanno un grande successo in alimentazione umana, come le alghe e gli insetti. Alimenti con buone se non ottime caratteristiche nutrizionali e soprattutto di limitato impatto ambientale e di buona se non ottima sostenibilità e non è impossibile che anche attraverso il loro uso negli animali familiari, nel futuro siano accettati anche dagli altri componenti umani della famiglia.