Nel corso degli ultimi tre secoli le attività finalizzate alla gestione delle acque hanno segnato la storia ed il territorio del nostro Paese.
Anche in questo fondamentale settore, sono molti i membri dell’Accademia dei Georgofili che si sono impegnati nello studio, nello sviluppo delle idee e delle tecniche di bonifica: è sufficiente scorrere gli elenchi delle memorie, delle letture e dei concorsi banditi sul tema, sin dalla seconda metà del XVIII secolo.
L’Archivio storico del Sodalizio è unico nel suo genere, nonché peculiare testimonianza del lavoro svolto nel corso degli oltre 270 anni di attività; ad arricchire questo complesso concorrono anche gli archivi aggregati, giunti a noi attraverso donazioni o lasciti familiari così da impedirne dispersione, perdita o frammentazione.
Quando si avvia il lavoro di riordino di un archivio può capitare di incontrare anche materiale che necessita di particolari cure, di restauro fisico che possa garantirne l’efficace protrazione della sua esistenza. Ci sono poi anche necessità di salvaguardia da espletate attraverso la copia dell’oggetto, sia nel medesimo formato, o supporto, che digitale come nel caso di filmati d’epoca o altri frammenti audiovisivi. Tra i compiti dell’Accademia, è quindi rilevante quello di occuparsi della custodia e salvaguardia di questo patrimonio; ma anche quello di curarlo e valorizzarlo attraverso la sua condivisione, digitalizzandolo, per metterlo a disposizione degli studiosi.
Questa premessa ci serve per introdurre una attività recentemente, e felicemente, conclusa di recupero, restauro e duplicazione di due filmati afferenti al Fondo Giuseppe Tassinari.
Si tratta di due bobine estratte all’epoca da cinegiornali originali LUCE, realizzate specificatamente dal laboratorio del medesimo istituto per Giuseppe Tassinari (1891-1944), esponente di spicco del regime fascista, della durata complessiva di circa cinque minuti.
Tra le diverse cariche accademiche e politiche ricoperte, ricordiamo che Tassinari fu, dal 1935 al 1939, Sottosegretario di Stato al Ministero per l’Agricoltura e Foreste, dal 1937 al 1939 Sottosegretario con delega alla Bonifica e dal 1939 al 1941 Ministro del suddetto ministero.
Per ciò che riguarda i suoi rapporti con l'Accademia dei Georgofili, Giuseppe Tassinari venne eletto socio Corrispondente nel giugno 1920 e ordinario nel 1932; il 7 gennaio 1940 svolse la prolusione al 187° anno accademico.
Tassinari fu anche fautore di altre bonifiche in Italia (Metaponto, Sibari, Crotone per citarne alcune) e della legge sulla “Colonizzazione del latifondo siciliano”, che avrebbe dovuto portare alla distribuzione delle terre e alla graduale trasformazione del colono in proprietario terriero. Nel Fondo Tassinari sono conservate anche alcune immagini, scatti sulle deplorevoli condizioni di vita negli abituri dei dintorni di Bronte realizzati nel 1941.
Il primo filmato, in ordine di realizzazione, è quello relativo alla “Inaugurazione della Mostra delle bonifiche al Circo Massimo (Roma)” il 28 dicembre 1938; la scena presenta il breve discorso introduttivo di Giuseppe Tassinari rivolto a Benito Mussolini nel celebrare il decimo anniversario della legge sulla bonifica integrale, a cui seguono alcune riprese degli interni della mostra stessa che illustrano “con efficacissimi fotomontaggi, plastici e grafici le diverse fasi della bonifica”.
Il secondo filmato celebra, invece, attraverso immagini di particolare interesse e pregio di natura ambientale e folkloristica, l’avvio della “Bonifica del Tavoliere (Foggia)”; la scatola originale in latta che conteneva il filmato (entrambe sono state sostituite con contenitori più moderni e adeguati alla conservazione) riporta la data del 27 settembre 1939.
La relazione tecnica redatta in fase di restauro non solo evidenzia che si tratta di copie coeve, originali e nuove (mai usate) di parti di cinegiornali, ma soprattutto sottolinea che entrambe possiedono la traccia audio originale, nel formato dell’epoca, cosa che invece non presentano le copie in possesso allo stesso Istituto LUCE; e questo è evidentemente un valore aggiunto che rende preziose queste bobine e l’attività qui presentata.
Il materiale, oltre ad essere adeguatamente conservato e avendone oggi garantito la sopravvivenza attraverso la duplicazione in formato positivo e negativo (sia audio che scena), non solo potrà utilizzato dall’Accademia in occasione di esposizioni tematiche, ma anche essere messo a disposizione degli studiosi che ne facciano richiesta.
Sono, infatti, temi questi che richiamano un forte interesse culturale e scientifico per l’Accademia, che li ha trattati e sviluppati nel corso della propria secolare attività.