Secondo i dati diffusi dal Programma Alimentare Mondiale (PAM), nel 2010 il costo necessario a sfamare milioni di persone che muoiono di fame ha registrato un notevole aumento perché i crescenti prezzi dei prodotti cerealicoli hanno spinto verso l’alto il costo degli alimenti di base. I dati del PAM mostrano come, a gennaio, i prezzi mondiali abbiano superato i picchi massimi registrati durante la crisi alimentare del 2007-2008, segnando nuovi record. All’inflazione sono stati inoltre imputati i disordini scoppiati nel Nord-Africa. Caroline Hurford, portavoce del PAM, che sfama circa 90 milioni di persone l’anno, ha ripetuto che l’agenzia continua a lavorare per aumentare i propri acquisti cerealicoli interni e contrastare l’aumento dei prezzi internazionali.
da Agrapress (Rassegna Stampa Estera n° 924)