Premessa di Massimo Vincenzini, Presidente Accademia dei Georgofili
Subito dopo avere letto sul n. 1-2025 dell’”Italian Journal of Food Science", rivista ufficiale della SISTAl Società Italiana di Scienze e Tecnologie Alimentari, l’Opinion Paper dei proff. Fantozzi e Garattini sulle etichettature dei prodotti alimentari, ho suggerito loro di ampliarne la diffusione anche in italiano al vasto pubblico dei Georgofili che sempre consulta e legge con attenzione i nostri notiziari, commentandoli e discutendoli.
Sono certo che la molteplicità delle tematiche trattate, che verranno ripartite, a partire da oggi, in più uscite nel nostro notiziario settimanale “Georgofili INFO”, susciterà interesse.
Pertanto auguro a tutti buona e proficua lettura.
INDICE DELLA SERIE
1. Avvertenze degli Autori ed introduzione
2. Additivi alimentari
3. Bevande
4. Integratori alimentari
5. Prodotti dietetici
6. Sostanze cancerogene (IPA, fumo, acrilammide, micotossine)
7. Alimenti trasformati e ultra-lavorati (UPF)
8. Diete e Nuovi Alimenti (carni coltivate ed insetti)
9. Proposte, raccomandazioni e conclusioni
[estratto da: Ital. J. Food Science. Vol. 37 (1) 1:15, 2025 (View of Product labels and advertising)]
Avvertenze degli Autori ed introduzione
In questa serie di estratti proporremo alcune soluzioni relative ad alcuni problemi legati alle etichette di alimenti e di alcuni prodotti farmaceutici, nonché alla loro relativa pubblicità, poiché essi vengono spesso trascurati od ignorati. Per illustrare queste preoccupazioni, esamineremo in dettaglio alcune categorie specifiche come le bevande, gli additivi, gli alimenti dietetici, gli integratori alimentari ed i cosiddetti dispositivi medici. Discuteremo infine di alcune particolari abitudini alimentari, tra cui la dieta mediterranea e quella vegana, insieme ad alcuni tipi di alimenti emergenti, come i cosiddetti “cibi ultraprocessati”, quelli a base di insetti e la carne coltivata.
Poiché le etichette e le pubblicità dei prodotti possono involontariamente o intenzionalmente indurre in errore i consumatori, la loro scorretta interpretazione può comportare potenziali rischi per la salute e il benessere dei consumatori. Verranno valutate le varie sfide legate all'etichettatura e alla pubblicità, offrendo specifiche raccomandazioni pratiche e possibili soluzioni e proposte.
Qualsiasi prodotto che un consumatore mangia, beve o inala nel corso della sua vita può potenzialmente causare danni. Le leggi che regolano la sicurezza dei prodotti mirano a prevenire tali danni. Questo documento si rivolge ovviamente ai consumatori ma, allo stesso tempo e contemporaneamente, a tutti coloro che sono coinvolti ad ogni titolo e livello nelle industrie alimentari e farmaceutiche.
La politica dell'Unione Europea (UE) in materia di sicurezza alimentare è disciplinata principalmente dagli articoli 168 (sanità pubblica) e 169 (protezione dei consumatori) del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. La politica dell'UE in materia di sicurezza alimentare mira a proteggere i consumatori, garantendo nel contempo il buon funzionamento del mercato unico.
Per mantenere l'igiene alimentare e controllare la contaminazione da sostanze esterne come pesticidi e additivi, l'UE ha stabilito regolamenti specifici. Ogni fase della produzione e della vendita è soggetta a controlli rigorosi e i prodotti importati da paesi terzi, come ad es. la carne, devono rispettare gli stessi standard e sottoporsi agli stessi controlli degli alimenti prodotti all'interno dell'UE.
L'EFSA offre consulenza scientifica indipendente e valutazione del rischio che viene utilizzata per costruire le normative dell'UE in materia di sicurezza alimentare. Per ulteriori dettagli sui sistemi di controllo dell'UE, si prega di consultare la guida "Garantire che gli alimenti siano sicuri", che delinea in modo esauriente l'intero quadro di controllo degli alimenti all'interno dell'UE, come illustrato nella figura 1.jpg
La figura illustra come i tre livelli di controllo salvaguardino la salute umana. La protezione della salute è l'obiettivo principale di tutte le leggi e i regolamenti dell'UE in materia di prodotti medici, agricoltura, zootecnia e produzione alimentare. Una serie completa di normative a livello dell'UE comprende l'intera catena di produzione e trasformazione all'interno dell'Unione Europea, nonché le merci importate ed esportate (Layer 1).
I paesi dell'UE (Layer 2) implementano queste normative armonizzate e stabiliscono controlli per farle rispettare. L'UE monitora l'applicazione e l'efficacia di tali leggi e controlli, fornendo al contempo una formazione essenziale ai funzionari dell'UE e alle autorità internazionali.
Per migliorare la protezione dei consumatori, all'interno degli Stati membri dell'UE operano vari sistemi di controllo istituzionale con il compito di prevenire e, se necessario, affrontare potenziali frodi, comprese le alterazioni, la contraffazione e l'adulterazione.
In Italia, in particolare, tali compiti sono specificamente assegnati ai seguenti soggetti:
1. L'Ispettorato Centrale per la tutela della Qualità e Repressione delle Frodi (ICQRF) del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.
2. Le Unità Antisofisticazione e Sanità dell'Arma dei Carabinieri, insieme alle Autorità Sanitarie Locali territorialmente competenti.
Per soddisfare il livello 3, le industrie alimentari sono tenute ad aderire e attuare tutte le procedure designate.
Tuttavia, osserviamo che possono sorgere problemi nell'applicazione di questa legislazione ben definita. Alcune industrie alimentari e farmaceutiche interpretano e applicano talora a modo loro gli standard a cui sono soggette. Ad un esame più attento, diventa evidente che spesso c'è solo un'adesione superficiale all'intento originario delle regole. Inoltre, l'abbondanza e la complessità delle normative, insieme alle interpretazioni soggettive, possono portare alla non conformità.
A nostro avviso, questo fenomeno è spesso guidato, in modo più o meno voluto, dalle Direzioni Marketing delle Industrie, che rispondono alle direttive dei loro Consigli di Amministrazione, miranti ad acquisire quote di mercato più ampie, a volte senza però considerare appieno il potenziale impatto sulla salute dei consumatori. Pertanto, è essenziale vigilare perché sia sempre assicurata la formazione corretta ed attenta del personale coinvolto nei settori della produzione e della commercializzazione, come tecnologi alimentari, chimici, biologi e medici.
La finalità ultima deve ovviamente mirare a garantire che tali figure professionali aderiscano costantemente allo spirito della legge più che alle sole logiche di mercato. Questo approccio contribuirà automaticamente a salvaguardare la salute e la sicurezza dei consumatori.
Nei casi di studio che seguiranno, cercheremo di evidenziare alcuni di questi fatti e comportamenti.
Il successivo argomento che verrà trattato la settimana prossima sarà quello degli ADDITIVI ALIMENTARI.
* tecnologo alimentare, Università degli Studi di Perugia
** farmacologo, “Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri-IRCCS”, Milano