Per ottenere vini di alta qualità e competitivi sul mercato occorrono uve che rispondano a standard sempre più alti. Ciò oggi è possibile grazie a una viticoltura di precisione che consente una gestione differenziata tra i diversi vigneti e all'interno degli stessi, con l'utilizzo di tecniche di monitoraggio e mappatura delle colture basate su reti wireless (Wsn), remote sensing aereo e satellitare, e con lo sviluppo di macchine operatrici basate sulla cosiddetta Variable Rate Technology (VRT). Tali tecniche sono state messe a punto dall'Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Si tratta di ‘droni', oggetti volanti radiocomandati, in grado di fornire informazioni di dettaglio per un approccio gestionale e produttivo improntato all'ottimizzazione di ogni singolo vigneto o porzione di esso. "Attraverso l'elaborazione di immagini raccolte da speciali sensori si possono ottenere preziose informazioni sul vigore delle viti, identificando, per ogni punto del vigneto, le classi di uve per una vinificazione selettiva", spiega Alessandro Matese, dell'Ibimet-Cnr di Firenze. "La gestione selettiva del vigneto porta a ottimizzare la produzione con risvolti significativi in ambito di commercializzazione del prodotto, incrementando potenzialmente i ricavi anche del 20% rispetto alla gestione tradizionale".
da Almanacco della Scienza CNR n°3, 16/02/2011