Nelle recenti Olimpiadi 2024 di Parigi la bibita gassata Coca-Cola è stata la bevanda ufficiale, suscitano molte curiosità sulle diete seguite dagli atleti, diverse secondo anche personali convinzioni, come quella di una alimentazione vegetariana, per altro interpretata e accuratamente precisata da dietetisti. Non una novità questa, anzi antica perché Gaio Plinio Secondo o Plinio il Vecchio (??? – 79 d. C.) nella sua Naturalis historia (XVIII, 72) riferendosi ai gladiatori, in un certo senso gli sportivi dell’epoca, li definisce hordearii (mangiatori di orzo), quindi con una dieta che include il consumo di orzo e che bevono una bevanda denominata pyxis o pisside.
La dieta vegetariana dei gladiatori trova una conferma nelle recenti ricerche di Sandra Losch e collaboratori sui gladiatori di Efeso del secondo, terzo secolo della nostra era. In questa città i combattimenti dei gladiatori sono segnalati a partire dal 69 a.C., quando si svolgono sotto gli auspici del governatore romano Lucio Licinio Lucullo (117 a. C. – 56 a. C.). I manufatti, principalmente lucerne a olio e graffiti con illustrazioni di combattenti, suggeriscono che i combattimenti dei gladiatori divennero sempre più importanti e raggiunsero l'apice nel II e III secolo d.C., quando Efeso era la capitale della provincia asiatica. Nel 1993 a Efeso si scopre un cimitero del II e III secolo d.C. dove sono sepolti gli abitanti della città romana che permettono un’analisi delle ossa di cinquantatré individui, tra i quali sono individuati ventidue gladiatori, identificati attraverso i rilievi scolpiti nelle lastre di marmo della tomba che raffigurano scene di battaglia dei gladiatori e dediche ai gladiatori caduti. Le ricerche su gli elementi ossei inorganici riguardano la determinazione degli isotopi stabili del carbonio, dell'azoto e dello zolfo insieme ai minerali stronzio e calcio. Le analisi permettono una parziale ricostruzione delle diete delle persone sepolte e risulta che quasi tutti gli individui si nutrono di vegetali del tipo C3 come i cereali grano e orzo, mentre alcuni individui si alimentano anche con vegetali del tipo C4, graminacee come il miglio. Lo studio del collagene delle ossa dei gladiatori porta a ritenere che avessero un frequente consumo di legumi e questo concorda con quanto riporta il medico romano Galeno (129 – 216 circa) nel suo testo De alimentorum facultatibus dove si dice che un legume come la fava è un’importante componente nutrizionale per i gladiatori che non si nutrono di molta carne. In sintesi la dieta dei gladiatori risulta essere di tipo vegetariano con poche proteine animali, con legumi ricchi di carboidrati e con una buona quantità di calcio.
I rapporti tra stronzio e calcio nelle ossa dei gladiatori sono significativamente più alti dei valori degli abitanti romani contemporanei e suggerisce un uso frequente di una bevanda a base di cenere vegetale denominata pyxis. La cenere vegetale è conosciuta dai romani che la usano come spezia culinaria e rimedio medico e è presente in una bevanda menzionata come pyxis o pisside nei testi romani. Gaio Plinio Secondo il Vecchio nella Naturalis historia (libro XXXVI, 203 - 205), citando anche Marco Terenzio Varrone (116 a. C. – 27 a. C.), descrive questa bevanda che ha un ruolo nella vita dei gladiatori e servita dopo i combattimenti e forse anche dopo l'allenamento per rimediare al dolore corporeo. “Ad convolsa interiora viscera aut contusa, M. Varro – ipsis enim verbis eius utar – pyxis sit, inquit, focus. Inde enim canis lixivus potur medetur. Licet videre gladiatores, cum deluserunt, hac iuvari potione.” (Gaius Plinius Secundus, Naturalis Historia, Liber XXXVI, 203-5) (Per curare dolori viscerali che seguono a lussazioni o a contusioni, dice M. Varrone – userò le sue stesse parole - sia di guida il fuoco. Bevi la pisside bevanda fatta dal fuoco con la cenere e verrai sollevato. Puoi ben vedere come i gladiatori ne traggono giovamento bevendone dopo il combattimento).
Oggi possiamo ritenere che la pisside sia una evoluzione della posca, bevanda in uso nell'antica Roma che, per via della sua economicità è largamente diffusa presso il popolo e i legionari e presente nei Vangeli quando è data a Gesù Cristo sulla croce. La posca è ricavata miscelando acqua e aceto di vino, ottenendo così una bevanda dissetante, leggermente acida, migliorandone anche il sapore aggiungendo spezie e miele. La cenere di legno è costituita dalla componente minerale della pianta, composta per la maggior parte da elementi indispensabili per la vita vegetale quali calcio, fosforo, potassio, sodio e magnesio, in particolare carbonato di sodio e carbonato di potassio che le attribuiscono un pH di solito a otto. I sali alcalini della cenere di legno, a contato con l’acido acetico della posca sviluppano anidride carbonica dando vita ad una bevanda gassata, la pyxis o pisside, che possiamo ritenere la prima bevanda gasata che conosciamo.
Normalmente si ritiene che nel 1750 il chimico francese Gabriel François Venel (1723 – 1775) per per la prima volta produce acqua frizzante, che nel medesimo periodo i britannici William Brownrigg (1711 – 1800) e Henry Cavendish (1731 – 1810) ottengono risultati simili e che nel 1772 il chimico inglese Joseph Priestley (1733 – 1804) pubblica Impregnating Water with Fixed Air dove descrive che per produrre il gas di anidride carbonica usa un acido, oil of vitriol (acido solforico) su un alcale, il gesso (solfato di calcio).
Le Olimpiadi 2024 di Parigi come bevanda ufficiale hanno la bevanda acidula con acido fosforico e gasata denominata Coca-Cola, ma già quasi duemila anni prima i gladiatori bevono e festeggiano le loro vittorie bevendo pyxis, una bevanda acidula gassata ottenuta mettendo cenere di legno alcalina nella posca acida. Nihil sub sole novum, niente di nuovo sotto il sole quindi alle recenti Olimpiadi di Parigi 2024.