Il basilico (Ocimum basilicum L.) non manca negli articoli di Georgofili INFO e, oltre alle citazioni in diversi di questi, lo dimostrano i seguenti: "Scoperte le proprietà antibatteriche di prezzemolo e basilico" (19 Ottobre 2016), "Un mondo senza pesto genovese?" (Cristina Nali, 8 Febbraio 2017), "Pesto genovese e la guerra delle salse" (Giovanni Ballarini, 11 Ottobre 2017), "Salse e orticoltura" (Giovanni Ballarini, 13 Dicembre 2017), "Il super basilico cresce in fondo al mare. Più verde e aromatico" (20 Novembre 2019).
Continuo è l’interesse per il basilico sempre più usato in cucina come erba aromatica e nella medicina naturale per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antibatteriche e antitumorali e per questo non mancano ricerche che aggiornano le conoscenze su questo vegetale. Di particolare interesse è quanto risulta sulle caratteristiche del basilico in relazione ai metodi di coltivazione, al tipo di luce al quale è esposto e per le sue azioni sulla memoria, una delle attività umane più colpite nel deterioramento nervoso della senescenza.
La tradizione e adesso le ricerche sperimentali mostrano che per il basilico vi sono importanti diversità tra le piante coltivate su differenti terreni e con diverse illuminazioni. Differente è un basilico proveniente da una terra e da un sole mediterraneo come la Liguria, da un basilico coltivato con sistema idroponico in una serra illuminata con diodi luminosi nell’Europa settentrionale o in altre condizioni di substrato culturale e illuminazione. Per questo il disciplinare del Basilico Genovese DOP stabilisce che la pianta aromatica fresca appartenente a ecotipi o selezioni autoctone sia coltivato sul versante tirrenico della Liguria, in piena terra o in serra ma su terreno naturale prelevato nella stessa zona.
Oltre la terra la luce è un fattore ambientale vitale per la crescita e lo sviluppo delle piante perché fonte di energia della fotosintesi, ma anche come segnale esterno che ne influenza la qualità intervenendo nella qualità e quantità di molecole bioattive. Il basilico ha bisogno di molta luce solare, almeno sei ore al giorno, e quando questo non è possibile per avere un'elevata resa si ricorre alla di luce artificiale. Il basilico come altre erbe aromatiche è molto richiesto tutto l'anno nell'Europa centro-settentrionale e per averlo anche in inverno è coltivato in serre con illuminazione artificiale ottenuta con diversi tipi di lampade (lampade al sodio ad alta pressione o diodi emettitori di luce LED, lampade al plasma a microonde MPL). Gli studi dei diversi tipi di illuminazione artificiale sul basilico stanno dimostrando che con l’illuminazione artificiale e con il tipo di lampade vi sono modificazioni sulla morfologia del vegetale (altezza, lunghezza degli internodi, peso fresco) ma anche sulla quantità dei suoi metaboliti secondari (oli essenziali, monoterpeni e composti fenolici) (Dörr O. S., Brezina S., Rauhut D., Mibus H. - Plant architecture and phytochemical composition of basil (Ocimum basilicum L.) under the influence of light from microwave plasma and high-pressure sodium lamps - Photochem Photobiol B – Jan, 202, 111678, 2020).
I diversi terreni di coltivazione e le differenti condizioni di illuminazione (qualità della luce e durata della illuminazione) del basilico determinano la quantità e la qualità delle sue molecole bioattive aromatiche o con attività biologiche. Se queste condizioni si possono conoscere ad esempio per il basilico DOP del quale è noto il disciplinare, questo non avviene per gli altri di provenienza anonima o solo generica (produzione italiana ecc.). Una precisa conoscenza delle condizioni di coltivazione (terreno e illuminazione) è rilevante se non fondamentale se del basilico si vogliono sfruttare le attività biologiche, come il suo effetto sulla memoria.
Tradizionalmente le foglie di basilico (Ocimum basilicum L.) sono raccomandate per vari disturbi cerebrali con evidenze scientifiche di una loro capacità di produrre un miglioramento cognitivo, ma poco si conosceva sul composto o sui composti responsabili di questo effetto e sul loro meccanismo. Recentemente sono stati studiati le molecole responsabili degli effetti di miglioramento della memoria, precisandone anche il loro meccanismo d'azione. Con indagini in silico e in vivo sui topi con amnesia indotta da scopolamina per comprovare gli effetti di miglioramento della memoria dei composti isolati e per comprenderne il meccanismo d'azione, Varinder Sing e collaboratori hanno dimostrato che i trimetossiflavoni del basilico sono responsabili dell'effetto di miglioramento della memoria per le loro proprietà anticolinergiche, antiossidanti, antinfiammatorie e anti-apoptotiche, con risultati che possono indicare come il basilico possa divenire un valido strumento per la gestione dei disturbi cognitivi. (Singh V., Kaur K., Kaur S. et alii - Trimethoxyflavones from Ocimum basilicum L. leaves improve long term memory in mice by modulating multiple pathways – J. Ethnopharmacol , 295, Sep 15, 2022).