Nel panorama agricolo in rapida evoluzione, l'adattamento alle mutevoli condizioni climatiche è diventato imperativo. Il cambiamento climatico ha portato a un aumento delle temperature globali, alterando i regimi delle precipitazioni e rendendo sempre più frequenti gli eventi meteorologici estremi. In questo contesto, l'agricoltura è chiamata a rivedere le sue pratiche per garantire un processo virtuoso che porti alla risoluzione di queste problematiche.
Una delle sfide più pressanti è rappresentata dalla siccità, che colpisce vaste aree agricole, mettendo a rischio la produzione alimentare e la sostenibilità ambientale. In risposta a questa sfida, l'utilizzo di varietà resistenti alla siccità si configura come una strategia chiave per preservare la produzione agricola e mitigare gli impatti del cambiamento climatico.
Ed è quello che hanno fatto gli agricoltori della cooperativa Rinascita Valledolmo dell’entroterra siciliana per la coltivazione del pomodoro.
Il pomodoro, una coltura versatile, offre una biodiversità ricca di risorse genetiche, una vera risposta alle sfide della siccità in un mondo in rapido cambiamento climatico. La diversità genetica del pomodoro diventa cruciale per la creazione di varietà più resistenti e adattabili agli ambienti aridi.
In questo contesto gli agricoltori siciliani coltivano il pomodoro senza apporto di acqua, un metodo di coltivazione che prende il nome di "siccagno". Una innovazione del tutto rivoluzionaria. Questo tipo di coltivazione necessita di varietà resistenti alla siccità, e grazie a un produttore di Villalba che conservava delle sementi antiche della varietà autoctona “Pizzutello”, oggi presidio Slow Food, si è dato vita alla coltivazione del pomodoro in assenza di apporto irriguo.
Il "Pizzutello" si distingue per alcune caratteristiche chiave. La sua efficienza nell'uso dell'acqua, radici più profonde e tolleranza al calore lo rendono ideale per affrontare le sfide climatiche.
Questa coltivazione innovativa si basa su pratiche agronomiche oculate, rotazioni triennali e l'uso di varietà locali. La piantumazione, coltivazione e raccolta a mano minimizzano le operazioni meccaniche, riducendo le emissioni di CO2 e preservando la fertilità del suolo.
I pomodori coltivati in siccagno hanno basse rese e dimensioni ridotte, in compenso tutte le qualità del pomodoro sono esaltate: il colore rosso è intenso, la polpa si caratterizza per un alto contenuto zuccherino e una concentrazione di antiossidanti come il licopene, betacarotene (vitamina A) e la vitamina C promuovendo un'alimentazione sana ed equilibrata.
Il pomodoro siccagno si raccoglie da luglio a ottobre e si rende disponibile tutto l’anno sotto forma di passate, salse, concentrati e pomodori secchi.
Il "Siccagno" è un metodo completamente biologico, che non sottrae una goccia d'acqua al pianeta. La coltivazione riduce le lavorazioni meccaniche, minimizza le emissioni di CO2 e preserva il suolo.
Questo pomodoro si posiziona come prodotto di nicchia, differenziandosi per caratteristiche uniche. I prezzi più elevati, la differenziazione sul mercato e la fidelizzazione del cliente contribuiscono a maggiori margini di profitto.
L'innovazione della coltivazione del pomodoro "Siccagno" è trasferibile e replicabile in contesti simili. L'adozione di varietà resistenti alla siccità, pratiche di conservazione del suolo e la valorizzazione di colture locali possono essere adattate ad altre regioni con sfide climatiche simili. La sostenibilità economica, ambientale e sociale dell'innovazione la rende un modello virtuoso per l'agricoltura del futuro.
La ricchezza della biodiversità di un pomodoro resistente alla siccità si traduce in innumerevoli vantaggi sia per l'agricoltura che per l'ambiente circostante. Queste varietà, caratterizzate dalla diversità genetica, emergono come elementi fondamentali nella sfida contro la siccità e il cambiamento climatico. La loro innata resistenza consente una coltivazione più stabile anche in condizioni di stress idrico, costituendo un pilastro cruciale per garantire la sicurezza alimentare.
La diversità genetica assume un ruolo centrale nell'adattare queste varietà alle mutevoli condizioni climatiche, agendo come una barriera contro gli impatti del cambiamento climatico sull'agricoltura. Simultaneamente, alcune di queste varietà di pomodoro contribuiscono in modo significativo a migliorare la salute del terreno, riducendo fenomeni erosivi e favorendo una struttura del suolo più robusta.
Attraverso la riduzione della dipendenza dall'irrigazione, queste varietà non solo incentivano un utilizzo più efficiente delle risorse idriche, ma promuovono anche un approccio colturale che si allinea con la sostenibilità ambientale. In aggiunta, la salvaguardia della biodiversità agricola emerge come elemento cruciale per la sicurezza alimentare, conservando una vasta gamma di risorse genetiche pronte a fronteggiare le mutevoli condizioni ambientali.
In sintesi, la diversità biologica di un pomodoro resistente alla siccità si configura come una risposta imprescindibile alle sfide contemporanee dell'agricoltura. Questo contributo va oltre la mera resistenza alle condizioni avverse, plasmando sistemi agricoli più robusti e sostenibili per il futuro.
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Queste informazioni e altri approfondimenti sono disponibili nella sezione “InnovainAzione”, curata da ISMEA, all’interno del portale Innovarurale, ideato dalla Rete Rurale Nazionale.
Il Catalogo delle innovazioni in campo vuole stimolare la condivisione di esperienze significative e rappresentare uno stimolo per la nascita di nuove idee e per l'implementazione delle stesse in ambiti agricoli simili e differenti.