Tredici PAT toscani relativi alle mele e sei relativi alle pere. Sono i protagonisti di questo nono volume realizzato da Unicoop Firenze in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili, pubblicato da Giunti.
Si tratta però di frutti a rischio estinzione in quanto coltivati prevalentemente in forma hobbistica, presenti in qualche orto e giardino della Toscana.
Eppure la storia di mele e pere è antichissima e documentata, i Romani se ne servivano per produrre il sidro. Tralasciata per qualche secolo, la coltivazione delle mele riprese vigore nell’età tardo medievale e moderna. Dall’Inghilterra, la mela venne esportata con successo in America, inoltre nel XVIII secolo furono stampate alcune opere di pomologia. Anche le pere seguirono, più o meno, le stesse vicende delle mele ma il secolo d’oro di questo frutto fu tra il 1750 e il 1850 quando in tutta Europa si assistette ad uno sviluppo della sua coltivazione e, soprattutto, alla selezione delle varietà. Di particolare interesse l’opera di Pier Antonio Micheli, il quale raccolse in un manoscritto i nomi di tutta la frutta che arrivava sulla tavola di Cosimo III. Agli inizi dell’800 la Toscana, con i suoi orti botanici di Pisa e Firenze, fu protagonista di una sperimentazione colturale che diede vita alla moderna frutticoltura.
Ottime se consumate crude, mele e pere danno il proprio meglio se consumate cotte, con zucchero e vino. Versatili in cucina e utilizzate in piatti sia dolci che salati, nella parte finale del volume sono presentate alcune gustose ricette tradizionali: tortelli di ricotta con le pere, vellutata di mele, porri e patate, risotto di pere e pecorino, frittelle di mele, torta di pere e cioccolato.
E' possibile acquistare il libro presso i punti vendita Unicoop Firenze (al prezzo di 1,50 euro).