E’ uscito da pochi giorni il volume Il vantaggio dell'attaccante, Ricerca e innovazione nel futuro del Belpaese (Donzelli, ISBN: 9788868435103, € 18,00).
Ne sono Autori Lucio Bianco, ingegnere e docente all’Università “Tor Vergata” di Roma, e Paolo D’Anselmi, consulente legale e politico.
In tempi di crisi economica, la discussione sulla ricerca scientifica langue. Eppure niente come la ricerca può rilanciare l’economia sul lungo periodo, conseguendo un miglioramento strutturale e duraturo: il modello dello «sviluppo senza ricerca», su cui si è basato prevalentemente il nostro paese nel passato, ha perso ormai validità. È su questi temi che riflette Lucio Bianco insieme a Paolo D’Anselmi, con uno sguardo focalizzato sul contesto attuale della ricerca in Italia e nel mondo, attraverso un confronto dettagliato con alcuni paesi che è bene tenere sotto osservazione: questi costituiscono modelli vincenti, da seguire e fare nostri, tenendo conto non solo delle debolezze, ma anche dei tanti punti di forza di cui disponiamo. Ne emerge un quadro sorprendente, che ribalta diversi luoghi comuni – tra tutti quello della cosiddetta «fuga dei cervelli», che si rivela fenomeno mediatico più che specchio veritiero della situazione italiana – e consente di cogliere gli elementi da salvare e quelli su cui intervenire. Dall’analisi scaturisce una serie di proposte operative, anche eterodosse, rivolte alla politica e alla stessa comunità scientifica. La ricerca scientifica sposta la frontiera delle conoscenze di un Paese: per questo non si può prescindere da essa per perseguire lo sviluppo economico, per questo è necessaria. Per questo, ancora, la ricerca è una strada obbligata, se non si vuole rimanere indietro per sempre.