Nel corso di un incontro che si è svolto nella sede accademica lo scorso giovedì 12 ottobre 2023, il Club Rotary Firenze Certosa ha fatto omaggio ai Georgofili di un prezioso libro antico: Sylva di John Evelyn.
Ampiamente riconosciuto come il primo studio completo sugli alberi del Regno Unito, Sylva, o - per dare il suo titolo completo - A Discourse of Forest Trees, and the Propagation of Timber in his Majesty's Dominions, fece la sua prima apparizione pubblica nel 1662 come documento presentato alla neonata Royal Society. Fu un successo immediato, dimostrandosi popolare al di là del suo pubblico previsto di ricchi proprietari terrieri aristocratici, che furono esortati da Evelyn a piantare alberi per ricostituire il patrimonio di legname esaurito della nazione. Il libro era dedicato a Carlo II, il quale doveva la sua vita proprio a una quercia in cui si nascose per sfuggire alla cattura nel 1651.
Quattro edizioni furono prodotte durante la vita di Evelyn ma il libro è ancora oggi ampiamente citato, ben oltre 350 anni dopo la sua prima pubblicazione.
Il lavoro di Evelyn suggeriva di piantare alberi forestali e raccogliere i loro prodotti - che si trattasse di legno o mele - e i proprietari terrieri ascoltarono questo consiglio.
Molto probabilmente anche lo stile di scrittura di Evelyn, che intrecciava consigli pratici con poesie e storie tratte da testi classici, ha contribuito alla longevità di Sylva.
E non è finita qui: per il 350 ° anniversario del libro originale, nel 2012, due autori – il silvologo Gabriel Hemery e la scrittrice botanica Sarah Simblet - hanno realizzato The New Sylva, una versione aggiornata per il XXI secolo per evidenziare l'importanza strategica, economica ed ecologica degli alberi, tornati sui titoli dei giornali e nell'agenda politica. Il volume, a differenza dell'originale di Evelyn, è illustrato con più di 200 disegni di 100 specie.
“Il corso della mia annata come Presidente del Rotary Club Firenze Certosa”, ha spiegato Marco Baroncelli, “è stato tutto incentrato nel dare incentivi e sovvenzioni alle istituzioni culturali fiorentine. Non poteva dunque mancare l’Accademia dei Georgofili che vanta 270 anni di tradizione ed eccellenza e della quale ho sempre sentito parlare in famiglia, poiché il padre di mia moglie – che purtroppo non ho conosciuto – era un professore alla facoltà di Agraria di Firenze. Il titolo del volume da acquistare mi è stato suggerito dal Presidente dei Georgofili Massimo Vincenzini e ci siamo subito attivati, reperendolo in una libreria antiquaria fiorentina”.
Il Presidente dell’Accademia, nel ringraziare per il prezioso e graditissimo dono, ha sottolineato un aspetto che accomuna Georgofili e Rotariani: “Entrambi agiscono, pur se in ambiti diversi, per il benessere della comunità, al di sopra di ogni interesse personale”.
(Foto di Patrizia Messeri)