Il Senato della Repubblica, XVII Legislatura, nel “Fascicolo Iter DDL S. 1328-B” ha pubblicato la versione approvata definitivamente della legge recante “Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitivita` dei settori agricolo e agroalimentare, nonche´ sanzioni in materia di pesca illegale”. L’Accademia dei Georgofili, in attesa di analizzare più approfonditamente questa legge, ne presenta una breve sintesi con qualche sintetico commento.
La legge in esame si divide in due parti, una comprendente numerose disposizioni di svariato contenuto, non molto ordinatamente disseminate sull’intero testo normativo, l’altra anch’essa disposta in modo apparentemente casuale, che ha per oggetto deleghe al governo per riordinare alcune norme concernenti la materia agricola.
I quarantadue articoli della legge spaziano fra obblighi di tenuta di registri, revisione delle sanzioni ai pescatori di frodo, regole in materia di riso, pomodoro, birra artigianale, funghi ecc. e prelazione a favore del vicino IAP nel caso di vendita di un fondo confinante purché quest’ultimo non sia condotto da affittuario o enfiteuta coltivatore diretto, ma anche da mezzadro, colono o compartecipante (sic).
Non si può, comunque, non rilevare, a difesa del legislatore, la presenza, nel testo in esame, dell’art. 5, il quale prevede la delega al Governo al fine che esso adotti una codificazione e alcuni testi unici, miranti al riordino e alla semplificazione della normativa in materia di agricoltura, silvicoltura e filiere forestali.
L’eterogeneità delle misure previste o adottate inducono a ritenere che, dopo anni di trascuratezza normativa, anche se interventi spot non sono mancati in singoli settori, in questa circostanza si sia voluto metter mano al complesso settore che comprende agricoltura e alimentazione anche al fine di riordinare, attraverso testi unici e, addirittura una codificazione, il vasto campo dell’agroalimentare.
Al proposito, vale la pena di mettere in rilievo la progressiva integrazione del settore primario con quello secondario destinato a produrre alimenti. La grande importanza economica del comparto industriale alimentare, fondato su una reputazione affermata che comporta anche forme di imitazione dalle quali non sempre è facile, da un punto di vista giuridico, difendersi, rendono sempre più necessario interventi anche a livello internazionale che mirino a sostenere la tipicità di molti alimenti del nostro paese.
La ricordata tipicità trae origine dalla varietà e dalla reputazione delle materie prime agricole italiane, che sono alla base della invenzione prima, del successo poi, dei cibi anche industriali e artigianali del nostro paese. Lo stretto legame fra alimentazione e agricoltura, d’altra parte, trova la sua base giuridica nell’allegato I al TFUE, ove sono elencati i prodotti assoggettati alla politica agricola comune che sono, salvo qualche rara eccezione (fibre di origine agricola), tutti prodotti alimentari o materie prime per la produzione di alimenti.
La stretta vicinanza delle due materie non significa, però, una fusione delle loro regole, ma piuttosto la compresenza di principi generali che, nati recentemente nel diritto alimentare, finiscono per essere applicati anche al settore strettamente agricolo, come il principio di precauzione (che trae la sua prima origine addirittura da norme ambientali).
La progressiva valorizzazione dell’alimento made in Italy ha, così, riportato l’attenzione del legislatore sul settore primario, che alimenta con i suoi prodotti la reputazione del cibo nostrano. Giova, però, osservare che la nuova considerazione di cui gode l’agricoltura è di diversa qualità di quella di un tempo: non più problemi di detenzione, possesso o proprietà del bene agricolo per eccellenza, la terra, ma valorizzazione dei suoi prodotti. Segno questo, di una modernizzazione dell’approccio al problema anche da parte del legislatore.
Simplification, rationalization and competitiveness for the agricultural sector
The Senate of the Republic has published the finally approved version of the law on “Delegations to the Government and additional provisions on the simplification, rationalization, and competitiveness of the agricultural and agri-food sectors, as well as penalties for illegal fishing”. Pending further analysis of this law, the Georgofili Academy has presented a short summary with some brief comments. The diversity of the planned or adopted measures makes one think that, after years of legislative neglect, despite some spot interventions in individual sectors, this time there is the resolve to tackle this complex sector that includes agriculture and food in addition to reorganizing the vast field of agribusiness through unique texts and even codification. In this regard, the progressive integration of the primary sector with the secondary one that produces foodstuffs is worth highlighting.